Delegazioni anglo-americane a Gaza

Gaza – Infopal. Il ministro degli Affari esteri britannico, David Miliband, ieri ha condannato le politiche israeliane di demolizioni edilizie a Gerusalemme, ricordando che la città dovrebbe essere capitale condivisa di Israele e dei palestinesi.

Il commento di Miliband è giunto nel corso di una conferenza stampa durante la sua visita ad Amman, dove ha parlato insieme al suo collega giordano Nasser Judeh, che ha espresso opinioni simili. “Guardiamo con grande preoccupazione alle demolizioni in programma a Gerusalemme Est”, ha dichiarato Miliband.

Il mese scorso, infatti, i tribunali isrealiani hanno deciso di demolire 88 case nell’area di Silwan; quando tale decisione verrà messa in atto, 1.500 palestinesi gerosolimitani resteranno senza casa.

La condanna è giunta anche dall’Unione Europea, che ha messo in evidenza quanto l’abbattimento delle case in quest’area sensibile minacci “la possibilità di creare degli insediamenti comprensivi, giusti e duraturi, in conformità con la legge internazionale”. Nell’ultimo mese, sono quattro gli edifici residenziali distrutti dalle autorità israeliane.

Mercoledì, la Striscia di Gaza ha ricevuto la visita dei parlamentari Usa Stephen Lynch (democratico) e Bob Inglis (repubblicano). Da quando il neo-eletto presidente Barak Obama ha assunto l'incarico, sono giunte cinque visite ufficiali dagli Stati Uniti.

Prima di Lynch ed Inglis, il capo della Commissione per le Relazioni  internazionali, il sen. John Kerry, era arrivato a Gaza con due parlamentari democratici, Keith Ellison e Brian Baird. In entrambe le occasioni, i deputati hanno visitato le aree devastate da Israele tra dicembre e gennaio.

Pare che i continui arrivi di politici dal continente americano abbiano fatto diffondere voci di tensioni tra l’amministrazione liberale di Obama e il nuovo governo di destra israeliano. Da parte loro, Inglis e Lynch sono stati ospiti del gruppo umanitario Catholic Relief, e hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione d’incontrare membri di Hamas.

Secondo Associated Press, Lynch avrebbe sollecitato da Gaza l’opinione pubblica mondiale a riconoscere una “legittima crisi umanitaria” nella città distrutta: “Dobbiamo agire con una certa urgenza qui. – ha aggiunto –  C’è una crisi umanitaria in atto e noi non possiamo stare qui a ciondolare”.

Ancora nell’ambito delle visite americane, l’ex deputato Cynthia McKinney aveva tentato di raggiungere Gaza via mare a dicembre, ma la nave era stata speronata da una cannoniera israeliana e dirottata in Libano.

Sempre l’anno scorso, all’ex presidente Jimmy Carter era stato invece negato il permesso del governo israeliano di entrare a Gaza. Carter ha poi incontrato i delegati ufficiali di Hamas in Siria e in Egitto.

 

 

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