Diario dal Cairo, di Mostafa Rifai. In aggiornamento…
Giovedì 15 agosto, ore 15:55. E’ stato dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi.
L’esercito chiude le strade che conducono al Cairo dal Delta e dal sud, per impedire l’arrivo dei manifestanti da fuori…
Ignoti riescono ad incendiare la sede del Governatorato di Giza.
Manifestazioni in tutte le città, sopratutto con l’arrivo delle salme dei caduti; i cortei funebri si trasformano in dura protesta.
Uno dei tipi di pallottole usate ieri contro i manifestanti pacifici. Sono proiettili speciali anti-carro, ma li hanno usati per spappolare il cranio della gente…
Alla fine si sono messi a sparare lacrimogeni contro i parenti delle vittime che non accettavano i ricatti.
Ore 00:10.
Nuovo calvario: d
a oggi cominciano a girare i nomi di persone scomparse e di cui nessuno sa nulla o che sono state portate via dalla polizia durante i massacri. Speriamo che non finiscano in liste di “desaparecidos”.
Altre salme senza nome o non ancora riconosciute si trovano accatastate nelle sale mortuarie degli ospedali.
Che giornata di orrori abbiamo vissuto ieri… e soffriremo per molto tempo ancora…
Ore 00:41. Alessandria d’Egitto risponde con una folla di manifestanti al coprifuoco imposto dalle 19.00 alle 06.00.
Anche in molte altre città rispondono allo stesso modo.
Ora è in corso l’attacco della polizia per sgombrare il nuovo sit-in pro-legalità a Nasr City. Speriamo in bene.
L’esercito rafforza con mezzi pesanti la guardia attorno ai distretti di polizia al Cairo, per timore della sconfitta della polizia sotto eventuale attacco dei cittadini. In tale caso si affermerà il completo fallimento del golpe.
Ore 08:54. Al Baradei agli arresti domiciliari… Il quotidinao Al Nahar, ha riferito, riportando una fonte autorevole, che Al Baradei è stato messo agli arresti domiciliari per ordine delle autorità a seguito delle sue dimissioni. Ora si sta dirigendo alla sede dei Servizi Segreti Militari per essere interrogato con l’accusa di spionaggio.
Ore 09:07. Da ieri sera è in corso una campagna di arresti e perquisizioni di abitazioni di esponenti pro-legalità in molte città del nord del Delta del Nilo.
Stanno appostando cecchini in molte città come Alessandria e Suez. Sono stati scoperti alcuni cecchini appostati su edifici importanti a Suez. Altri sono ora sull’edificio della scuola dei Francescani.
Carri armati in piazza Tahrir per impedire l’accesso ai manifestanti pro-legalità.
Ore 11:22. “Venerdì della collera”.
A Gharbeia altri scontri con uso di lacrimogeni e colpi da fucili a pompa e altre armi: ci sono molti feriti.
Al Cairo sono in corso 28 manifestazioni in vari punti della città.
Molti dei cortei in corso al Cairo si stanno dirigendo verso piazza Ramsisi, dove c’è la stazione centrale.
Ore 14:43. Città di Ismailia: le forze di polizia e esercito sono assediate dai manifestanti.
A Ismailia, una donna è stata uccisa dagli spari della polizia.
A Tanta, polizia e malviventi sono assediati dai manifestanti.
E’ stata interrotta la trasmissione di Al Jazeera.
A piazza Ramsis stanno arrivando flussi immensi di manifestanti e la polizia spara lacrimogeni e non riesce a tener testa alla marea umana in aumento.
Spari contro i manifestanti sulla strada che conduce alle piramidi e a piazza Giza.
Grande manifestazioni nella zona di Ain Shams.
Ore 15:13. Altri morti a Giza, e scontri con la polizia.
A piazza Ramisis si comincia a sparare contro i manifestanti.
Nella città di Damietta i morti tra i manifestanti sono già 8.
Intensi spari partono dal distretto di polizia di Al Azbakia, vicino a piazza Ramsis, contro i manifestanti, provocando morti e feriti.
Adesso il quadro generale sembra essere uno scontro aperto tra popolo e esercito.
Notizia della presenza di 6 cecchini saliti ora sul tetto del primo palazzo di via Al Fagala intorno a piazza Ramsis.
Anche i villaggi del sud sono in mobilitazione, cosa mai successa prima con tale intensità.
I primi morti a piazza Ramsis.
L’esercito invia carri armati verso piazza Ramsis.
Ore 15:24. A piazza Ramsis i morti accertati sono 4, nel frattempo è stato costituito sul posto un ospedale da campo.
L’ospedale si trova davanti alla moschea Al Fath.
Obama chiede a Al Sisi di d’abbandonare il potere, ma Al Sisi rifiuta.
Nella a città di Ismailia i morti sono già 10, di conseguenza i cittadini scendono in strade al punto che l’esercito si ritira dalla città.
Ore 15:48. I morti sono già 26 e i feriti 100.
L’ospedale da campo di Ramsis lancia il primo allarme: c’è necessità di attrezzature e materiale medico.
I morti sono già 40.
Qualcuno, prima di essere ucciso, si era scritto sul corpo i propri dati anagrafici per essere poi identificato dalle famiglie.
Ore 16:07. Per la prima volta, manifestazione a Menoufia, governatorato fedele al regime di Mubarak e Sisi.
La gente cerca di lanciarsi dal ponte 6 Ottobre, nel tratto vicino a piazza Ramsis, per fuggire agli intensi spari indiscriminati
Tre elicotteri a bassa quota sparano contro i manifestanti.
Il giornalista Robert Fisk e altri cronisti stranieri sono nella manifestazione di piazza Ramsis.
Manifestazione ad Alessandria, corteo chilometrico.
Dure divergenze e discordia tra Al Sisi e Osama Askar, comandante del III Battaglione Operativo.
Un elicottero dell’esercito ha appena fatto scendere un gruppo di militari armati di fucili automatici che si sono messi a sparare raffiche contro i manifestanti. Sono sul tetto del quotidiano Al Ahram.
A piazza Ramsisi è stato aperto un nuovo ospedale da campo presso la moschea Al Tawhid, in cui si trovano altri 20 morti.
Il cronista di Al Jazeera dice che stanno arrivando altri 2 elicotteri militari in zona. Nessuno sa da dove arrivano e dove vanno.
Altri spari arrivano dagli elicotteri.
Ore 17:23. Elicottero dell’esercito sulla piazza Ramsis, mentre fa scendere i cecchini.
Alla città di Damanhour i poliziotti tolgono le uniformi e scappano dopo aver esaurito le munizioni.
Alla città di Ismailia, esercito e polizia si ritirano completamente.
I cittadini cercano di assediare polizia e esercito.
Alla città VI Ottobre, l’esercito apre il fuoco contro manifestanti in piazza Al Hossary.
Ore 18:16. Ad Alessandria, i carri armati dell’esercito usano l’artiglieria contro i manifestanti nella zona di Somouha. Centinaia i morti.
All’ospedale da campo della moschea Al Fath i morti sono arrivati a 100.
Voci sul ritiro della polizia da piazza Ramsis.
La notizia di Alessandria non è ancora confermata.
ll ritiro della polizia da piazza Ramsis è avvenuto dopo che un soldato di leva ha aperto il fuoco contro i propri superiori uccidendo 7 ufficiali.
Soldati dell’esercito aprono il fuoco contro ufficiali dell’esercito e la polizia per non eseguire l’ordine di colpire i manifestanti.
Ore 18:27. Un carro armato a Giza cambia direzione e apre il fuoco contro polizia e malviventi e si unisce ai manifestanti.
Un ufficiale della polizia ad Alessandria apre il fuoco contro i suoi colleghi davanti alla Questura della città.
Un giovane salta sopra un mezzo blindato mentre sparava lacrimogeni: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=w4OQ9dpYWvo
Il corteo di manifestanti partito da Nasr City sta raggiungendo piazza Ramsis.
Ore 18:57. Un bollettino parla di 150 morti in tutto il paese, fino a questo momento.
A Port Said è stato ucciso Abdelrahman El tarabily, campione di lotta.
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