Dieci manifestanti asfissiati e uno ferito a Bil’in

Imemc e agenzie. Gli Amici della libertà e della giustizia (Alg) di Bil'in, provincia di Ramallah, hanno riportato ieri che almeno dieci dimostranti hanno sofferto le conseguenze dell'inalazione di gas lacrimogeno, sparato in abbondanza dall'esercito israeliano contro la loro settimanale protesta non-violenta. Uno di loro è stato inoltre ferito dai proiettili dei soldati.

Il messaggio della manifestazione di ieri era “I diamanti insanguinati d'Israele”: miliardi di euro vengono infatti spesi ogni anno per i diamanti prodotti in territorio israeliano, mentre i palestinesi ne chiedono il boicottaggio.

“Palestinesi, israeliani e attivisti di altre nazionalità hanno marciato insieme fino al Muro, accolti da grandi quantità di gas lacrimogeno, finché i militari non hanno superato il cancello ricacciando i dimostranti per qualche centinaio di metri in direzione del villaggio” riferiscono gli Alg.

Oltre che dal gas, la processione è stata accolta anche dai proiettili rivestiti di gomma dei militari israeliani, che hanno ferito alla mano il 50enne Radwan Yassin, professore universitario.

Israele è considerata la più grande esportatrice di diamanti del mondo, mentre allo stesso tempo si dedica a pratiche di genocidio, apartheid ed esecuzioni extragiudiziarie contro i palestinesi, confisca le loro terre e costruisce colonie abitate dai soli ebrei, come ha sottolineato l'associazione.

“Oggi gli abitanti del villaggio hanno indossato magliette e retto poster che chiedevano di boicottare l'industria israeliana del diamante. Circa 100 manifestanti hanno raggiunto il cancello per trasmettere il messaggio, in maniera non-violenta. Un altro messaggio esprimeva solidarietà con i palestinesi a Gerusalemme, che affrontano gli sfratti e le continue violenze dei coloni israeliani che occupano le loro case”.

Insieme al prof. Yassin, decine tra i partecipanti al corteo sono stati soccorsi per gli effetti del gas inalato, e almeno dieci di loro hanno avuto gravi difficoltà respiratorie.

I lacrimogeni hanno anche causato incendi atterrando sulle terre aride ai lati delle strade. Il fuoco si è propagato rapidamente tra gli olivi, finché i palestinesi non sono riusciti a estinguerlo.

 

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