Direttore dell’UNRWA: la storia ci giudicherà tutti se non ci sarà un cessate il fuoco a Gaza

Ramallah. Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’UNRWA, ha lanciato un duro avvertimento, affermando che “la storia ci giudicherà tutti se non verrà stabilito un cessate il fuoco a Gaza”.

In una dichiarazione alla stampa, Lazzarini ha sottolineato la necessità di proteggere i civili, indipendentemente dalla loro ubicazione, e ha evidenziato la grave crisi umanitaria che si è sviluppata nella Striscia di Gaza nelle ultime due settimane.

“Da più di due settimane, da Gaza arrivano immagini insopportabili di tragedie umane. Donne, bambini e anziani vengono uccisi, ospedali e scuole sono bombardati – nessuno viene risparmiato”, ha dichiarato Lazzarini.

Ha sottolineato che l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’UNRWA, ha tragicamente perso 35 membri del suo staff, molti dei quali sono stati uccisi mentre si trovavano nelle loro case con le loro famiglie.

Lazzarini ha osservato che le Forze di occupazione israeliane hanno avvertito i palestinesi di Gaza di spostarsi nella parte meridionale della Striscia di Gaza mentre bombardano il nord, ma gli attacchi continuano anche nel sud, non lasciando nessun luogo sicuro.

Ha sottolineato la situazione disastrosa di Gaza, dove 2,2 milioni di persone sono intrappolate in 365 chilometri quadrati, in una grande prigione a cielo aperto. La regione è caratterizzata da un blocco aereo, marittimo e terrestre che limita fortemente gli spostamenti dei suoi residenti.

Nonostante i recenti negoziati ai più alti livelli abbiano permesso l’ingresso di forniture umanitarie molto limitate a Gaza, Lazzarini ha sottolineato che questi sforzi sono insufficienti rispetto alla portata della crisi umanitaria.

Ha evidenziato l’urgente necessità di forniture essenziali come il carburante, che è stato negato a Gaza. Senza carburante, ha detto, non ci può essere una risposta umanitaria adeguata, né gli aiuti possono raggiungere i bisognosi, né l’energia elettrica gli ospedali, né l’acqua potabile, né il pane per la popolazione.

(Fonte: WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.L.