Disordini nel campo di Yarmuk: almeno quattro i morti

Damasco – InfoPal. Lunedì, durante i funerali delle nove vittime palestinesi, assassinate dalle forze d'occupazione israeliane mentre manifestavano sulle Alture del Golan occupate nel 44° anniversario dell'occupazione israeliana della Palestina, nel campo profughi palestinese di Yarmuk (Damasco), sono accaduti episodi ancora da chiarire.

Sono in molti ad aver raccontato della presenza di numerosi uomini armati della sicurezza che hanno aperto il fuoco contro la folla, uccidendo almeno quattro persone, mentre altre fonti parlano di 14 vittime.

E' il Comando generale del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp-Cg) ad essere al centro delle accuse, sebbene da parte propria le brigate rivendichino che due delle vittime siano suoi militanti: Nasser Mubarak membro del comitato centrale e Khaled ar-Rayyan, amministratore.

I familiari delle vittime di Yarmuk accusano le brigate Ahmed Jibril, mentre il Fplp-Cg ieri ha pubblicato sul proprio sito web una dichiarazione in cui solleva accuse di “cospirazione esterna, volute da ambienti dell'Autorità palestinese (Anp) di Ramallah che sul fronte interno osteggia la resistenza e fuori dalla Palestina incita le rivalità tra le fazioni”, le quali da sempre svolgono nei campi profughi funzioni di governo e organizzano i rapporti su base clientelare.

Alla stampa, Anwar Raja, leader generale del Fplp, accusa l'Anp che respinge le accuse al mittente.

Restano numerose le testimonianze su quanto accaduto lunedì scorso a Yarmuk. Maher Hijazi, ricercatore sulla questione dei profughi, ha confermato la presenza di uomini della sicurezza: “Hanno aperto il fuoco contro la gente che urlava 'il popolo vuole la caduta delle fazioni'.

“Hanno aperto il fuoco contro la folla, ma hanno anche lanciato granate. In reazione tutti si sono diretti verso la sede del Flpl-Cg, incendiandola.

“Dov'erano questi uomini armati il 5 giugno? Perché non si sono uniti alla marcia per difendere i manifestanti?”

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