Due combattenti delle brigate Martiri di al-Aqsa uccisi dalle IOF durante un’operazione armata

Due combattenti delle brigate Martiri di al-Aqsa uccisi dalle IOF durante un’operazione armata

Nablus. Le Brigate “Martiri di al-Aqsa”, braccio militare di Fatah, hanno dato l’annuncio della morte di due dei loro leader, Saud at-Titi e Muhammad Abu Dira’ “Al-Bub”, avvenuta martedì sera, in uno scontro armato con le forze di occupazione (IOF) nel cittadina di Deir al-Hatab, a est di Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata.

L’esercito di occupazione israeliano ha dichiarato in un comunicato che “una cellula palestinese ha tentato di effettuare un’operazione armata contro l’insediamento di Alon Morbih (a est di Nablus), contro una forza militare attiva vicino al luogo”.

Ha spiegato che le sue forze sono riuscite a colpirne due, mentre un terzo è fuggito dalla scena, e che sono in corso operazioni di ricerca.

Il direttore del servizio di ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese, Ahmad Jibril, ha affermato che i suoi equipaggi hanno trasportato diversi feriti da arma da fuoco a Deir al-Hatab.

At-Titi e Abu Dira’, erano prigionieri liberati: il primo aveva trascorso 17 anni nelle carceri dell’occupazione, e il secondo sette anni.

(Fonti: Quds Press e PIC).