E’ morto il prigioniero Walid Abu Daqqa, ucciso dalla negligenza medica israeliana

E’ morto il prigioniero Walid Abu Daqqa, ucciso dalla negligenza medica israeliana

Cisgiordania. Il romanziere e attivista palestinese imprigionato Walid Abu Daqqa, che soffriva di cancro, è morto domenica nel centro medico israeliano Shamir, secondo la Commissione palestinese per gli affari dei detenuti e degli ex detenuti.

Daqqa era originario di Baqa al-Gharbiyye, una città a maggioranza palestinese all’interno della Linea Verde, ed era imprigionato da 38 anni nelle carceri israeliane.

Daqqa è morto a causa di una politica di “lenta uccisione” portata avanti contro detenuti malati da parte dell’amministrazione penitenziaria israeliana, ha affermato la Commissione per i prigionieri.

Daqqa era uno dei prigionieri palestinesi più importanti e di lunga data sotto custodia israeliana. Fu arrestato da Israele nel 1986 per aver ucciso un soldato israeliano e da allora era rimasto in prigione, dove aveva scritto diversi libri, inclusa una storia per bambini.

Nel 1999 si era sposato mentre era in detenzione. Insieme a sua moglie, Sana Salameh, hanno avuto una figlia – Milad – nel 2020, concepita dopo che il suo sperma era stato fatto uscire di nascosto dal carcere.

Nel 2022, a Daqqa era stata diagnosticata la mielofibrosi, una rara forma di cancro del midollo osseo che interrompe la normale produzione di cellule del sangue da parte del corpo. I gruppi per i diritti avevano fatto pressioni su Israele affinché lo rilasciasse per motivi medici.

L’anno scorso Addameer, un gruppo per i diritti che sostiene i prigionieri palestinesi, aveva affermato che Daqqa aveva “un disperato bisogno di cure mediche urgenti”, accusando le autorità israeliane di negargli le cure che gli erano state prescritte.

Daqqa avrebbe dovuto essere rilasciato nel febbraio dello scorso anno dopo aver scontato la sua pena detentiva, ma le autorità israeliane l’hanno estesa per altri due anni, proibendogli di vedere la sua unica figlia, Milad.

(Fonti: PIC, Wafa, Quds News).

Per approfondimenti sulla storia di Walid Abu Daqqa: l’articolo scritto dalla moglie, Sana Salameh, due anni fa.