Istanbul. Il primo ministro turco Recep Teyyip Erdogan ha condannato con forza Israele per il suo mancato rispetto delle risoluzioni dell’ONU e la sua pervicacia nel violare lo spazio aereo del Libano e le sue acque territoriali, per non parlare dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza.
In una conferenza stampa tenutasi ad Ankara in presenza del suo omologo Sa‘d al-Hariri, Erdogan ha accusato Israele di minacciare la pace internazionale.
“Non possiamo rimanere in silenzio di fronte ai comportamenti israeliani… Israele ha un potere sproporzionato e lo usa per non rispettare le risoluzioni dell’ONU. Non possiamo accettare tutto ciò, poiché questi comportamenti minacciano la pace nel mondo intero”, ha affermato Erdogan, che ha anche biasimato Israele per l’uccisione, domenica scorsa, di tre palestinesi durante un raid aereo su Gaza.
“Qual è, stavolta, la vostra scusa? Tirano razzi? Noi osserviamo la situazione, e non ci sono proprio questi razzi”, ha sottolineato il primo ministro turco, che ha invitato a riformare le Nazioni Unite a causa del loro fallimento nel far rispettare le risoluzioni ad Israele.
Commentando le minacce statunitensi all’Iran, Erdogan ha affermato: “La regione non può accettare una nuova situazione analoga a quella creatasi in Iraq. La Turchia ha difeso a lungo il diritto dell’Iran di sviluppare il settore nucleare per usi pacifici”.
“Coloro che mettono in guardia dalle armi nucleari iraniane, non fanno altrettanto verso Israele”, ha dichiarato Erdogan. “I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza devono essere onesti: Israele non ha negato l’esistenza di un suo arsenale nucleare; al contrario, l’ha proprio ammesso”.
“Quei Paesi devono mettere sull’avviso Israele e condannarlo per il possesso di armi di distruzione di massa”.
Il ministro degli Esteri israeliano, dal canto suo, si è scagliato contro le dichiarazioni di Erdogan, dicendo che tutta la sua acrimonia verso Israele e le sue politiche mettono in pericolo le relazioni tra i due Paesi.
Nel contempo, lunedì scorso, il vice ministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon ha convocato l’ambasciatore turco in Israele, Ahmed Celikkol, per protestare contro la nuova serie televisiva turca che mostra gli israeliani come criminali di guerra.
I media israeliani si sfogano dicendo che la serie, intitolata “La valle dei lupi”, mostra agenti del Mossad che attaccano l’ambasciata turca in Israele e prendono in ostaggio l’ambasciatore e la sua famiglia.
Ayalon ha detto che serie televisive di questo tipo, che giungono assieme a dichiarazioni anti-israeliane fatte da esponenti del governo turco, non solo danneggiano le relazioni bilaterali, ma mettono a rischio gli israeliani in Turchia.
Israele aveva già protestato allo stesso modo nell’ottobre scorso, quando un’altra serie televisiva turca mostrò dei soldati israeliani che sparavano a sangue freddo ad un bambino palestinese.
(Fonti: Pic e Press tv)