Esperti ONU: il mondo deve agire per fermare l’annessione israeliana della Cisgiordania occupata

Esperti ONU:  il mondo deve agire per fermare l’annessione israeliana della Cisgiordania occupata

Ramallah – MEMO. “La comunità internazionale deve intraprendere azioni per prevenire l’annessione da parte di Israele del territorio palestinese occupato o rischia di essere complice della sistematica violazione del diritto internazionale da parte del governo israeliano”, hanno dichiarato esperti delle Nazioni Unite mercoledì.

“L’annessione continua da parte di Israele di porzioni del territorio palestinese occupato, ora concentrata su vaste porzioni della Cisgiordania dopo l’annessione illegale di Gerusalemme Est, suggerisce che potrebbe essere in corso uno sforzo concreto per annettere l’intero territorio palestinese occupato, in violazione del diritto internazionale”, hanno affermato gli esperti.

“Nel 2020, 46 esperti delle Nazioni Unite hanno esortato la comunità internazionale a opporsi fermamente ai piani di Israele per l’annessione di parti della Cisgiordania occupata. La nostra richiesta non è stata ascoltata allora e non possiamo restare in silenzio ora”.

Il gruppo delle Nazioni Unite ha evidenziato che la “tragedia” continua a svolgersi sia per i palestinesi che per gli israeliani. “Sono intrappolati in modo diseguale nel labirinto dell’illegalità e dell’ingiustizia. Difensori dei diritti umani palestinesi e israeliani, che portano pacificamente l’attenzione pubblica su queste violazioni, continuano a essere calunniati, criminalizzati o etichettati come terroristi”.

A febbraio di quest’anno, il governo di coalizione di Israele ha trasferito gran parte dei poteri di governo sulla Cisgiordania al ministro d’estrema destra Bezalel Smotrich, diventando così il governatore de facto del territorio palestinese occupato. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno osservato che questa mossa ha consolidato l’annessione di Israele del territorio occupato. Lo stesso Smotrich vive in una colonia nella Cisgiordania occupata.

“L’annessione o l’acquisizione di territorio con la forza o la minaccia è categoricamente vietata dal diritto internazionale. Costituisce un atto di aggressione, un crimine che rientra nella giurisdizione della Corte Penale Internazionale e costituisce una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”, hanno ricordato gli esperti delle Nazioni Unite alla comunità internazionale. “Israele ha continuamente perseguito l’annessione in molte parti del territorio palestinese occupato. Negli ultimi cinque decenni, Israele ha confiscato o approvato la confisca di terre e risorse palestinesi, risultando in oltre 270 colonie che ospitano 750 mila coloni israeliani”.

Gli esperti hanno sottolineato che questi coloni ebrei nel territorio palestinese occupato godono di diritti civili e politici. “Tuttavia, i palestinesi sono soggetti al governo militare. La consolidazione di un regime d’Apartheid è una conseguenza inevitabile di un tale sistema”.

Gli esperti hanno dichiarato che la maggior parte degli Stati membri dell’ONU ha “condannato inequivocabilmente l’invasione della Russia in Ucraina e la sua annessione delle parti orientali dell’Ucraina come un atto di aggressione”, mentre “l’annessione di Israele del territorio palestinese occupato viene oscurata dalla retorica politica, dai dibattiti e dai negoziati, che alla fine si basano su doppi standard”.

Hanno aggiunto che “questa dimostrazione di applicazione a la carte del diritto internazionale mina le fondamenta della Carta delle Nazioni Unite e la promessa dell’universalità dei diritti umani internazionali, 75 anni dopo la proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.

(Foto: campo profughi di Al-Ayn a Nablus, Cisgiordania occupata, 26 luglio 2023 [Nedal Eshtayah/ Agenzia Anadolu]).