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Gaza – PIC. Le fazioni della resistenza palestinese hanno avvertito che le minacce israeliane di assassinare uno dei loro leader scateneranno uno scontro su tutti i fronti, e hanno giurato di “fargliela pagare cara” se dovessero portare avanti il piano.
In una dichiarazione rilasciata domenica, il portavoce di Hamas, Hazem Qasem, ha affermato che le minacce dello stato d’occupazione di riprendere la sua politica di omicidi mirati cercano di riparare la sua immagine che è stata recentemente danneggiata da diversi attacchi della resistenza.
Il portavoce ha sottolineato che “lo stato d’occupazione non può più praticare liberamente il suo terrore” e che “la risposta della resistenza alle sue nuove follie sarà maggiore e di vasta portata”.
Da parte sua, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha affermato che le minacce israeliane di omicidio aumenterebbero solo la fermezza del popolo palestinese e la sua resistenza e lo renderebbero più determinato a rispondere a qualsiasi crimine israeliano.
Il FPLP ha affermato che le minacce dello stato d’occupazione di prendere di mira i leader della resistenza derivano dalla sua natura aggressiva e terrorista, e rappresentano “tentativi espliciti di sfuggire alla sua crisi interna e alle sue crescenti paure esistenziali”.
Il Movimento al-Ahrar, da parte sua, ha affermato che tali minacce non possono spaventare il popolo palestinese e non influenzeranno la strategia della resistenza volta a rafforzare e sviluppare la sua forza e le sue prestazioni.
Il Movimento ha messo in guardia i leader israeliani dal fare nuovi errori di calcolo, affermando che ciò che li attende sarebbe molto più grande di quanto si aspettano.
Le Brigate al-Mujahidin hanno anche avvertito l’esercito d’occupazione israeliano che la ripresa della sua politica di assassinii mirati non sarà accolta in silenzio, e che l’occupazione israeliana pagherà un prezzo pesante se oserà mettere in atto le sue minacce.
Traduzione per InfoPal di F.L.