Gaza chiede un’azione per salvare le vite dei prigionieri palestinesi malati nelle carceri israeliane

Gaza – MEMO. I palestinesi di Gaza si sono riuniti in solidarietà con i prigionieri malati detenuti nelle carceri dell’occupazione, chiedendo che ricevano cure mediche adeguate e che i corpi dei defunti siano restituiti alle loro famiglie per la sepoltura.

Organizzata dal ministero della Salute palestinese e dal Comitato dei prigionieri delle Forze nazionali e islamiche della Striscia di Gaza, l’azione civica ha visto la partecipazione di ex-prigionieri, ambulanze e squadre mediche che hanno sfilato verso la sede del Comitato internazionale della Croce Rossa.

L’evento precede di pochi giorni la Giornata dei prigionieri palestinesi nei Territori occupati.

Il portavoce del ministero della Salute, dott. Ashraq al-Qudra, ha dichiarato: “Le nostre coraggiose famiglie stanno ancora soffrendo per i crimini più efferati commessi dall’occupazione israeliana contro di essi. Il cosiddetto Servizio carcerario israeliano non ha altra possibilità per esercitare l’odio e la criminalità del governo d’occupazione se non attraverso la ferocia delle restrizioni e le disposizioni dell’abominevole morsa razzista sui diritti più elementari del prigioniero palestinese”.

I corpi di 12 palestinesi morti in detenzione sono trattenuti da Israele, ha aggiunto, invitando la comunità internazionale ad aprire indagini sul lento omicidio dei prigionieri palestinesi da parte delle autorità d’occupazione.

Israele sta trattenendo i corpi di 117 martiri nel suo obitorio, tra cui 12 minorenni e 12 prigionieri. Questo si aggiunge ai 256 corpi sepolti nei cosiddetti “cimiteri dei numeri”. Altri 74 risultano dispersi.