Genocidio israelo-occidentale a Gaza: 33° giorno di bombardamenti: decine di morti e feriti. Circa 40.000 persone sono state uccise, ferite o disperse negli attacchi israeliani, dal 7 ottobre

Genocidio israelo-occidentale a Gaza: 33° giorno di bombardamenti: decine di morti e feriti. Circa 40.000 persone sono state uccise, ferite o disperse negli attacchi israeliani, dal 7 ottobre

Gaza-InfoPal. Per il 33° giorno consecutivo, Israele prosegue il suo sterminio di massa della popolazione della Striscia di Gaza e il suo olocausto di bambini e donne. I suoi aerei continuano a bombardare edifici e case, abbattendoli sui civili residenti, e provocando morte e distruzione.

Portavoce del ministero della Salute a Gaza ha dichiarato questa mattina, 8 novembre, che l’occupazione israeliana ha commesso 27 massacri nelle ultime ore, causando la morte di 241 persone.

Il 49% delle vittime nelle ultime ore proveniva dal sud della Striscia di Gaza, il che nega l’affermazione dell’occupazione israeliana secondo cui si tratta di aree sicure.

Il numero dei massacri commessi dall’occupazione contro le famiglie palestinesi è salito a 1.098 famiglie.

Il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana è attualmente di 10.569 morti, tra cui 4.324 bambini, 2.823 donne e 649 anziani, e 26.475 feriti.

Decine di palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti, nella notte tra martedì e mercoledì.

Mercoledì mattina, nove palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una casa nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.

Fonti mediche palestinesi hanno riferito di vari morti e feriti nei bombardamenti che hanno preso di mira una casa nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale, e le vicinanze della Open University di Al-Quds, nella parte occidentale di Gaza.

Aerei hanno colpito la casa della famiglia Wahba, nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, provocando la morte di numerose persone e il ferimento di altri che sono stati trasferiti all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, mentre diversi cittadini sono ancora sotto le macerie della casa distrutta.

(Foto: palestinesi eseguono una preghiera funebre per 15 membri della famiglia Thaher assassinati in massa la scorsa notte dagli attacchi aerei israeliani mentre dormivano nella loro casa a Jabalya, a nord della Striscia di Gaza).

(Nel video: un anziano palestinese ha scritto i nomi dei suoi parenti assassinati da Israele a Gaza nell’ultimo mese).

Questa notte, gli aerei hanno effettuato un intenso bombardamento sul campo di Al-Shati, a nord-ovest della città di Gaza, sul quartiere di Tal Al-Hawa a sud-ovest della città, sull’area di Al-Fakhura vicino al campo di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, e sul quartiere di Nasr a nord-est di Rafah, nel sud della Striscia.

Le vicinanze dell’ospedale indonesiano nel nord di Gaza sono state teatro di intensi bombardamenti di artiglieria, in concomitanza con l’emissione di una richiesta di soccorso da parte dell’amministrazione ospedaliera, poiché smetterà di funzionare entro poche ore a causa di un’interruzione di corrente.

Diversi morti sono stati recuperati in seguito al bombardamento israeliano di strada Al-Tawahin e delle aree di Al-Suq nel quartiere di Al-Shujaiya, a est della città di Gaza, la notte scorsa.

(Video: un terribile massacro israeliano la notte tra il 7 e l’8 novembre, ha preso di mira il quartiere Al-Shujaiya a Gaza, distruggendo un’intera piazza residenziale e uccidendo e ferendo decine di civili innocenti. Altre persone sono ancora disperse sotto le macerie).

I dati del genocidio in corso.

Il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana è attualmente di 10.569 morti, tra cui 4.324 bambini, 2.823 donne e 649 anziani, e 26.475 feriti.

Secondo l’ufficio media del governo a Gaza (GMO), almeno 40.000 persone sono state uccise, ferite o disperse negli attacchi israeliani, dal 7 ottobre.

Quasi 900.000 si trovano nel nord di Gaza e si rifiutano di lasciare le loro case e la loro terra.

Il direttore dell’OGM, Salama Maruf, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi martedì sera, che quasi altre 26.000 persone sono rimaste ferite e più di 3.000 sono disperse, con cadaveri sparsi per le strade della città di Gaza, in una situazione sanitaria disastrosa.

“L’occupazione ha commesso 1.071 massacri contro le famiglie palestinesi, mentre 1,5 milioni di cittadini sono stati sfollati dalle loro case”, ha spiegato.

Ha aggiunto che il bilancio delle vittime comprende 1.021 residenti della città di Gaza e del nord della Striscia di Gaza che sono stati sfollati in aree che Israele aveva definito “sicure”, nel sud della Striscia di Gaza, oltre a 49 giornalisti.

Sanità e soccorsi nel mirino.

192 membri del personale medico e sanitario sono stati uccisi, 40 ambulanze sono state distrutte, 113 istituzioni sanitarie sono state gravemente danneggiate e 18 ospedali e 40 centri sanitari sono stati messi fuori servizio.

Scuole e sedi istituzionali nel mirino.

Gli attacchi aerei israeliani hanno distrutto 237 scuole – 60 sono ora fuori servizio. Sono state prese di mira anche 88 sedi governative.

Luoghi di culto nel mirino.

Maruf ha inoltre affermato che 53 imam sono stati uccisi durante gli attacchi, 56 moschee sono state completamente distrutte e altre 136 parzialmente danneggiate, oltre a 3 chiese.

Secondo il Programma alimentare mondiale (FAO), a Gaza solo un panificio su 23 è ancora operativo.

(Fonti: PIC, Quds Press, Quds News network, ministero della Salute di Gaza; credits foto: PIC, Quds News network, ministero della Salute di Gaza e autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/

Tutti questi membri della famiglia sono diventati ricordi del passato dopo essere stati spazzati via dalla campagna israeliana di genocidio a Gaza.

Un paramedico palestinese invia un messaggio al mondo mentre tiene in braccio un bambino di un mese che è stato ucciso insieme a sua madre la scorsa notte in un orribile massacro israeliano nel quartiere di Al-Shujaiya a Gaza.