Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 106° giorno. 1.000 palestinesi uccisi in una settimana. Bilancio: 24.762 morti

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 106° giorno. 1.000 palestinesi uccisi in una settimana. Bilancio: 24.762 morti

Gaza-InfoPal. Oggi, sabato 20 gennaio, la guerra di sterminio nazi-sionista a Gaza, appoggiata dagli USA e dall’Europa è entrata nel 106° giorno: massicci attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire quartieri e case e a massacrare altri civili, soprattutto bambini e donne.

L’esercito di occupazione israeliano ha continuato ad attaccare diverse aree di Gaza, ieri notte e sabato mattina, uccidendo e ferendo decine di cittadini.

Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato nuovi attacchi aerei su Bani Suhaila, Al-Zana e Abasan, a est di Khan Yunis.

L’artiglieria israeliana ha anche bombardato le aree di Al-Katiba, Al-Amal e Batn Al-Samin a Khan Yunis.

Attacchi simili sono stati segnalati anche nelle zone settentrionali della Striscia di Gaza, all’alba di oggi.

L’artiglieria israeliana ha preso di mira le vicinanze dell’ospedale Al-Amal a Khan Yunis.

Una persona è stata uccisa in un attacco aereo israeliano a Khan Yunis, mentre un’altra è stata uccisa in un bombardamento israeliano su una casa a Jabalya, a nord di Gaza.

Le zone circostanti l’ospedale Nasser di Khan Yunis sono ancora teatro, da ieri sera, di violenti bombardamenti nel contesto di scontri con la resistenza palestinese.

I bombardamenti israeliani hanno colpito, nelle prime ore di oggi, anche la zona di Batn al-Samin e il quartiere di Al-Amal a Khan Yunis.

Dati preliminari indicano che all’alba di oggi, sabato, 15 persone sono morte e diverse sono rimaste ferite in un bombardamento che ha preso di mira un appartamento residenziale nella città di Rafah.

Ieri sera, venerdì, il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha riferito che il bilancio delle vittime della guerra israeliana in corso a Gaza è salito a 24.762 morti, mentre il bilancio dei feriti ha superato i 62.000, rilevando che diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, e gli equipaggi delle ambulanze e della protezione civile non sono riusciti a raggiungerli.

1.000 palestinesi uccisi in una settimana nella Striscia di Gaza.

Le forze armate israeliane hanno ucciso più di 1.000 palestinesi nella Striscia di Gaza da quando la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha avviato le udienze, una settimana fa, in una causa intentata dal Sud Africa contro Israele, ha affermato in un rapporto l’Euro-Med Human Rights Monitor, in nuovo rapporto pubblicato venerdì.

Euro-Med ha verificato che i fatti sul campo dimostrano che Israele non ha mai smesso di commettere un genocidio, in contrasto con la narrazione avanzata dalla squadra legale israeliana nel tentativo di confutare l’accusa di genocidio.

Alla ICJ, Israele ha affermato che non prende di mira i civili o strutture legate ai civili nella Striscia di Gaza, che ha rallentato l’attività militare, che è ansioso di espandere gli aiuti umanitari al massimo delle sue capacità, che non interferisce con il lavoro del personale medico e che non ha intenzione di sfollare forzatamente la popolazione di Gaza.

Tuttavia, la documentazione preliminare fornita da Euro-Med mette in dubbio la coerenza tra le affermazioni di Israele fatte in tribunale e gli eventi reali accaduti nella Striscia di Gaza tra il 12 e il 18 gennaio.

Secondo Euro-Med, l’esercito israeliano non ha smesso di massacrare civili nella Striscia di Gaza, uccidendo 1.018 persone in soli sette giorni, tra cui 208 donne e almeno 390 bambini, al ritmo di 145 al giorno.

Le statistiche sopra menzionate includono solo i cadaveri arrivati negli ospedali della Striscia di Gaza; ci sono ancora segnalazioni e dati di morte di altre persone, almeno 15 al giorno durante lo stesso periodo segnalato, i cui corpi non sono stati recuperati o sepolti in tombe improvvisate.

Cinque civili, due dei quali donne, sono stati sepolti il 17 e 18 gennaio in una scuola che ospitava sfollati nel sud della Striscia di Gaza, a est di Khan Yunis. Altre 1.934 persone sono rimaste ferite durante gli attacchi israeliani, almeno il 70% delle quali erano donne e bambini.

Secondo Euro-Med, alcuni di questi attacchi hanno preso di mira case, tende e strutture che ospitavano gli sfollati nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, designata dall’esercito israeliano come zona sicura.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/