Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 111° giorno. Dilaga la carestia

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 111° giorno. Dilaga la carestia
Foto scattata all’indomani di un attacco israeliano contro il centro di formazione professionale dell’UNRWA a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il 24 gennaio 2024.

Gaza-InfoPal. Mentre il mondo assiste scandalizzato ai quotidiani olocausti, sacrifici, di vite umane nella Striscia di Gaza, in particolare di donne e bambini, operatori sanitari e giornalisti, e di civili in generale, l’entità coloniale razzista con sede a Tel Aviv, continua, per il 111° giorno, la pulizia etnica, disturbata dalle operazioni della Resistenza palestinese, degli Hezbollah del Libano, della resistenza islamica dell’Iraq e degli Houthi dello Yemen. Quanto alla cosiddetta comunità internazionale, solitamente sollecita con i suoi nemici, continua ad appoggiare il genocidio sionista-statunitense. Domani, venerdì, la Corte internazionale di Giustizia dovrebbe pronunciarsi in merito alla causa contro Israele intentata dal Sud Africa.

Ieri, l’esercito israeliano ha bombardato una struttura dell’UNRWA dove avevano trovato rifugio decine di migliaia di sfollati, compiendo l’ennesima strage di innocenti.

L’attacco ha suscitato forti critiche internazionali.

Questa mattina, venerdì 25 gennaio, un quadricottero israeliano ha aperto il fuoco sul cortile dell’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella zona “sicura” a sud; per tutta la notte, l’artiglieria israeliana ha effettuato attacchi intensivi e continui nelle vicinanze dell’ospedale.

La denuncia dell’Euro-Med Monitor.

Mentre la carestia dilaga nel nord della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano continua a uccidere i palestinesi in attesa di ricevere aiuti a sud della città di Gaza, ha affermato Euro-Med Human Rights Monitor, confermando l’intenzione di Israele di compiere un genocidio contro la popolazione civile della Striscia dal 7 ottobre 2023.

Euro-Med Monitor ha documentato l’uso di proiettili di artiglieria da parte dell’esercito israeliano contro centinaia di civili affamati che si erano radunati in strada Salah al-Din, a sud-est della città di Gaza, per attendere i camion delle Nazioni Unite che trasportavano aiuti limitati, uccidendo e ferendo un numero elevato di persone.

L’esercito israeliano ha utilizzato proiettili di artiglieria, proiettili letali e droni quadricotteri per attaccare centinaia di civili affamati che si erano radunati nella speranza di ricevere i magri aiuti, come riportato dalle squadre sul campo di Euro-Med Monitor.

Il gruppo per i diritti umani ha inoltre sottolineato che Israele non solo usa la fame come strumento di guerra contro i palestinesi nella valle settentrionale di Gaza, ormai da più di tre mesi consecutivi, ma ha preso di mira gli abitanti di Gaza cercando di assicurarsi alcune delle limitate forniture di aiuti che hanno iniziato ad arrivare circa 10 giorni fa, uccidendone e ferendone molti come parte della sua guerra genocida contro i civili nella Striscia.

Secondo Euro-Med Monitor, circa 400.000 palestinesi rimangono nella valle settentrionale di Gaza, afflitti da una carestia a causa dell’assedio oppressivo di Israele e del rifiuto di consentire l’ingresso di aiuti umanitari nell’area dal 1° dicembre 2023.

Mangime per animali come alimento.

Alcune persone sono state addirittura costrette a macinare il mangime per gli animali e a mescolarlo con il mais per mangiarlo, mentre altri sono stati costretti a mangiare le foglie degli alberi.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/