Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 112° giorno. Bilancio: 26.083 morti e 64.487 feriti

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 112° giorno. Bilancio: 26.083 morti e 64.487 feriti

Gaza-InfoPal. Oggi, venerdì 26 gennaio, 112° giorno dell’aggressione israelo-occidentale, le forze di occupazione continuano a lanciare attacchi, bombardamenti di artiglieria e a compiere crimini in tutta la Striscia di Gaza.

Il ministero della salute di Gaza ha annunciato che, nelle ultime 24 ore, Israele ha commesso 19 massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, provocando 183 morti e 377 feriti.

In una nota, il Ministero ha dichiarato venerdì mattina che numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, e che l’occupazione impedisce alle ambulanze e alle squadre della protezione civile di raggiungerle.

Ha confermato che il bilancio dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza è salito a 26.083 morti e 64.487 feriti dal 7 ottobre scorso.

14 civili sono stati uccisi la scorsa notte e molti altri feriti, soprattutto donne e bambini, in una serie di attacchi aerei israeliani contro il centro di Gaza.

Fonti mediche hanno riferito che tre civili, compreso un bambino, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una residenza nella città di Zawaida, nella provincia centrale di Gaza.

Inoltre, 11 civili sono stati massacrati e altri feriti in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira una casa a ovest del campo profughi di Nuseirat, nella regione centrale di Gaza.

Anche i dintorni del Nasser Medical Complex a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, hanno subito intensi bombardamenti di artiglieria contemporaneamente ai droni israeliani che sparavano pesantemente verso le strutture e i cortili del complesso.

Le forze di occupazione israeliane hanno continuato il loro intenso bombardamento su varie aree della Striscia di Gaza.

La guerra israeliana ha provocato lo sfollamento forzato di quasi 2 milioni di persone da tutta la Striscia di Gaza, con la stragrande maggioranza costretti a rifugiarsi nella città meridionale, densamente affollata, di Rafah, vicino al confine con l’Egitto, in quello che è diventato il territorio della Palestina oggetto del più grande esodo di massa dalla Nakba del 1948.

Il direttore dell’OMS in lacrime.

“Faccio fatica a parlare perché… Perché la situazione è al di là delle parole”.

Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus si commuove fino alle lacrime mentre parla dell’attuale situazione a Gaza.

Tuttavia, il rappresentante permanente di Israele all’ONU, Meirav Eilon Shahar, accusa il capo dell’OMS di “collusione” con Hamas dopo che è scoppiato in lacrime mentre parlava della situazione infernale a Gaza.

Ideologia disumana.

Per il terzo giorno consecutivo, israeliani si sono riuniti al valico di frontiera di Karm Abu Salem per impedire ai camion di aiuti umanitari di entrare a Gaza, tra le notizie di palestinesi che muoiono di fame.

Il mondo dovrebbe anche iniziare a chiedersi di che natura è fatta questa forma-pensiero, questa ideologia etnico-religiosa e politica che li spinge a massacrare, a fare pulizia etnica, ad affamare, a stuprare, a torturare e pure a riderci su…

Aerei da guerra israeliani attaccano con missili la piazza Al-Saftawi, nel nord di Gaza.

Scene del brutale bombardamento israeliano nelle vicinanze dell’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella “zona sicura” di Gaza, ieri sera.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/