Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 115° giorno. Continuano i massacri nonostante la sentenza della ICJ

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 115° giorno. Continuano i massacri nonostante la sentenza della ICJ
Aerei da guerra israeliani distruggono una casa sopra i suoi residenti nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Gaza-InfoPal. Per il 115° giorno, Israele, con l’appoggio militare e politico di Stati Uniti ed Europa, continua a massacrare la popolazione della Striscia di Gaza. A tre giorni dalla decisione della Corte internazionale di giustizia (ICJ), che ha ordinato a Israele di agire per “prevenire atti di genocidio” contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha mantenuto il ritmo di uccisioni di civili, costringendoli a evacuare le loro case e affamandoli.

Secondo Euro-Med monitor, l’esercito israeliano ha ucciso oltre 373 palestinesi – inclusi 345 civili – e ne ha feriti altri 643 dopo la sentenza della corte.

A dispetto della sentenza della più alta corte mondiale e in violazione dei suoi obblighi internazionali, compresi il diritto e i principi internazionali, Israele persiste nel commettere gravi violazioni che equivalgono a crimini di guerra e crimini contro l’umanità, compreso il genocidio contro il popolo palestinese.

Lunedì, aerei da guerra israeliani hanno colpito l’ospedale Al Awdah a est del campo profughi di Jabalya a Gaza.

Israele commette massacri, assedia ospedali e intensifica l’aggressione nel nord di Gaza.

25 palestinesi sono stati uccisi in seguito al bombardamento israeliano dell’edificio della famiglia Hamada nel quartiere Tuffah di Gaza.

Gli attacchi israeliani stanno spingendo centinaia di palestinesi a fuggire dalle aree nord-occidentali nella città di Gaza.

Lunedì mattina gli attacchi dell’occupazione hanno costretto centinaia di cittadini palestinesi a fuggire dalle loro case situate nelle aree occidentali e settentrionali della città di Gaza.

Un grande movimento di sfollati dai quartieri di Sheikh Radwan, Al-Nasr, Al-Rimal Al-Shamali e del campo Al-Shati è iniziato questa mattina, sotto la pioggia e il freddo, verso i quartieri di Al-Sabra e Al-Zaytun.

La notte scorsa queste zone sono state oggetto di una serie di violenti attacchi, che hanno provocato numerosi morti e feriti.

Questa mattina, diversi palestinesi sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti dell’artiglieria dell’occupazione contro il quartiere di Al-Sabra.

Auto civili e ambulanze hanno trasportato molti feriti dalle aree prese di mira al complesso medico di Al-Shifa.

Le forze di occupazione, attraverso messaggi vocali inviati ai telefoni dei cittadini palestinesi, hanno invitato i residenti di Sheikh Radwan, Al-Nasr, Al-Rimal Al-Shamali e del campo Al-Shati ad evacuare immediatamente le loro case, poiché sono in una “zona pericolosa”, secondo quando dichiarato dall’esercito di occupazione.

Giornalisti nel mirino.

La scorsa notte, Israele ha ucciso il giornalista Muhammad Abdelfattah Atallah insieme alla sua famiglia in un attacco aereo che ha preso di mira la sua casa a Gaza.

Ospedali nel mirino.

L’Euro-Med Monitor ha dichiarato che oltre alle continue operazioni di bombardamento israeliano, che hanno portato alla distruzione di case residenziali sui loro occupanti e all’uccisione di sfollati nonostante abbiano rispettato gli ordini illegali di evacuazione israeliani, Israele sta continuando il suo attacco contro ciò che resta del sistema sanitario di Gaza, assediando gli ospedali di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, e prendendo di mira direttamente le strutture sanitarie, al punto che sia l’ospedale governativo Nasser che l’ospedale Al-Amal stanno per chiudere a causa dell’assedio in corso e dei frequenti attacchi.

Le schegge e il fuoco dei droni israeliani hanno provocato danni ai serbatoi dell’acqua nel complesso medico Nasser, rendendo impossibili le riparazioni a causa dell’assedio e degli attacchi. Inoltre, è iniziato il conto alla rovescia del complesso medico per spegnere i generatori entro tre giorni, mentre le scorte di ossigeno nell’ospedale Al-Amal sono esaurite a causa degli attacchi e dell’assedio israeliani in corso.

L’ICJ, che sta esaminando una causa intentata dalla Repubblica del Sud Africa contro Israele per aver violato i suoi doveri ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del genocidio durante le sue operazioni militari contro la Striscia di Gaza e i suoi residenti palestinesi dal 7 ottobre 2023, ha emesso una sentenza, venerdì, che obbliga Israele a intraprendere diverse misure immediate e temporanee per impedire qualsiasi atto di genocidio.

L’ICJ ha ordinato a Israele di intraprendere un’azione rapida e decisiva per affrontare le orribili condizioni di vita a cui è sottoposto il popolo palestinese a Gaza, nonché di agire per garantire che le prove relative alle accuse di atti collegati alla commissione del genocidio siano preservate e non distrutte.

Euro-Med ha confermato che le forze armate israeliane non si sono impegnate ad attuare nessuna di queste misure continuando a uccidere e prendere di mira civili su larga scala, senza necessità militare o proporzionalità. In linea con la loro politica di cancellare ogni prova del crimine di genocidio, hanno anche portato avanti la distruzione sistematica ed estesa di proprietà civili, come case, comunità residenziali, quartieri e aree specifiche.

Gli attacchi israeliani hanno ucciso il capo dell’emittente televisiva Essam Al Lulu insieme a sua moglie e 6 membri della loro famiglia, inclusa la loro nipote neonata.

Arresti di massa.

È emersa una nuova immagine di cittadini palestinesi rapiti dall’esercito israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. I detenuti appaiono in tute bianche, bendati, scalzi e con numeri scritti sulla schiena.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/