Gerusalemme, lacrimogeni contro pellegrini cristiani

Gerusalemme-Ma’an. Decine di pellegrini cristiani sono rimasti asfissiati dall’uso eccessivo di lacrimogeni, lanciati venerdì 18 aprile dalle truppe di occupazione israeliane mentre essi stavano svolgendo riti alla Tomba di Lazaro, a al-Eizariya, a Gerusalemme Est.

I soldati israeliani si sono rifiutati di fermare il lancio di candelotti lacrimogeni, nonostante la presenza dei pellegrini, dopo che erano scoppiati scontri tra giovani locali e le forze di occupazione.
Testimoni hanno riferito a Ma’an che una guida turistica che stava scortando i pellegrini ha chiesto a un ufficiale israeliano di fermare il lancio di lacrimogeni, fino a che l’ultimo fedele se ne fosse andato, ma il militare ha continuato a sparare. I pellegrini hanno trovato rifugio in un negozio di souvenir prima che potessero completare le loro preghiere.

Anche il titolare del negozio ha tentato di convincere il militare israeliano a smettere di lanciare lacrimogeni, in modo che i pellegrini potessero partire, ma l’ufficiale “ha chiesto a un soldato di sparare candelotti di gas alla chiesa e ai pellegrini”, secondo il racconto di testimoni.

La cittadina di al-Eizariya ospita la Tomba di Lazaro, che, secondo il Vangelo, fu miracolosamente riportato in vita da Gesù, dopo essere stato già sepolto.

 

 

 

 

 

 

Violenti scontri sono scoppiati venerdì tra truppe israeliane e giovani di al-Eizariya e Abu Dis.