infopalNablus – Ma'an. “Il veto statunitense contrapposto alla risoluzione Onu contro le colonie israeliane è un atto di “terrorismo diplomatico”: così l'ex portavoce dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp), Ghassan al-Masri, ha definito ieri la decisione Usa.
Venerdì 18 febbraio, gli Usa hanno silurato la bozza palestinese per una risoluzione Onu di condanna delle attività coloniali di Israele. I 14 Stati membri del Consiglio di sicurezza hanno votato a favore della mozione.
“Il presidente Mahmoud 'Abbas ha spinto il voto sulla risoluzione nonostante l'appello personale dell'ultimo momento del presidente Usa Barack Obama, che lo sollecitava ad abbandonare la richiesta”.
Al-Masri ha affermato che “sia il veto alla risoluzione sia il tentativo di Obama di dissuadere i palestinesi dal ricorrere alla legge internazionale hanno rappresentato forme di terrorismo diplomatico, entrambe fallite”.
“Il veto ha svelato le reali intenzioni della politica estera Usa, e ha minato ciò che restava della credibilità di Washington in qualità di sponsor del processo di pace isarelo-palestinese”, ha aggiunto al-Masri.
Inoltre, il rappresentante palestinese ha voluto precisare come, la scelta Usa abbia fatto emergere un Obama “alleato strategico delle politiche coloniali dell'occupazione israeliana”, e ha dimostrato che “il sostegno del presidente alla soluzione dei due Stati è falso”.
“Il gesto aumenterà l'ostilità verso gli Stati Uniti nelle piazze arabe, che si stanno sollevando per la libertà e la democrazia”, ha aggiunto al-Masri.
L'ex dirigente Olp si è rivolto ad 'Abbas affinché riveda il proprio approccio ai negoziati, riconsideri le istanze del popolo palestinese, incentrate oggi sulla richiesta dell'unità nazionale nell'ambito del riconoscimento internazionale dell'Olp.
Ha anche chiesto all'Olp di assumere un grande ruolo nella guida del popolo, e di formare relazioni più strategiche all'interno del mondo arabo, tenendo conto dei cambiamenti in corso nella regione.