Gaza – InfoPal. Al-Mezan, Organizzazione palestinese per i Diritti Umani, ricorda la situazione ambientale della Striscia di Gaza in occasione della Giornata mondiale per l’Ambiente Onu, quest’anno dedicata allo sviluppo di una Green Economy.
A Gaza persistono crisi elettrica, assedio voluto da Israele e indisponibilità di risorse necessarie per la tutela dell’ambiente. Regnano degrado ambientale, risorse naturali inquinate e metodi di coltura non evoluti.
Israele continua a impedire l’introduzione di materiali da costruzione e di riparazione, di carburante, di attrezzature per gli impianti idrici e per i servizi igienico-sanitari.
L’uso di armi non convenzionali nella guerra israeliana Piombo Fuso (2008-2009) con uranio, fosforo bianco e gas tossici, ha compromesso i terreni di Gaza che, insieme ai pozzi, hanno assorbito queste sostanze.
Diritti Umani? All’attuale stato dei fatti, evidenzia Al-Mezan, è impossibile per l’intera popolazione piegata da un assedio illegale realizzare i diritti fondamentali.
E’ un dovere morale e legale della comunità internazionale verso Gaza la cui disastrata situazione ambientale è una forma di punizione collettiva voluta da Israele. Rimuovere l’assedio israeliano su Gaza!
Alle autorità palestinesi, al-Mezan chiede di promuovere politiche sensibili al miglioramento della tutela ambientale e, con riferimento alla riconciliazione politica in atto, chiede di farlo con uniformità istituzionale.