Giulietto Chiesa: “Così andiamo verso una guerra di sterminio mondiale”

(Fonte: Antimafia Duemila). Questa intervista a Giulietto Chiesa è del 2019, ma ascoltata oggi permette di leggere l’azione militare russa in Ucraina dentro un quadro che ne delinea le ragioni profonde. Di particolare interesse sono i riferimenti all’anno 2024, indicato in alcuni documenti riservati del Pentagono come fondamentale per i piani americani di dominio mondiale. Nella seconda parte dell’intervista, è interessante l’insistenza sul ruolo della Russia e della Cina viste come potenze che frenano il definitivo irrompere del potere perverso del deep state e sul ruolo degli Stati Uniti intesi come forza che invece accelera tale manifestazione. Giunti a questo punto, qualcuno potrebbe farsi tentare da sdrucciolevoli considerazioni sulla figura del katéchon che, nel caso della Cina, suonerebbero quanto meno fuori luogo se non persino blasfeme. D’altra parte  non è questo il tema dell’intervista, ma, pur fermandoci molti passi prima, rimangono comunque i fatti e le interessanti interpretazioni che lasciano piuttosto inquieti. (a.g.)

Dalla lettura dei documenti prodotti dal Pentagono già lo scorso novembre è sempre più evidente il rischio di uno scontro mondiale, anche con utilizzo di armi atomiche, che vede il contrapporsi degli Stati Uniti d’America contro Russia e Cina. È possibile fermare la deriva? Di questo abbiamo parlato con Giulietto Chiesa, scrittore, giornalista e direttore di PandoraTv. Un’analisi a 360° per comprendere quelle scelte politiche-economiche che già oggi condizionano i destini di intere Nazioni. Basti vedere quanto avvenuto in Ucraina e quanto accade in Venezuela o in Medio Oriente, per rendersi conto della crisi imminente, di cui nessuno parla. Intervista di Giorgio Bongiovanni, direttore ANTIMAFIADuemila

Questo documento  https://www.usip.org/sites/default/files/2019-07/providing-for-the-common-defense.pdf#page36  è un’inchiesta del Pentagono in cui si mettono in guardia che non sono in grado (almeno, non lo erano nel 2018) di vincere tranquillamente una guerra contro Cina o Russia.