‘Hamas ammonisce il governo di Ramallah a non cedere all’invito di Netanyahu’.


Gaza – Pic. Sabato, il movimento di Resistenza islamica, Hamas, ha inequivocabilmente ammonito, sabato, il governo di Ramallah, guidato dal leader di Fatah Mahmoud Abbas, a non cedere all'invito del premier israeliano Netanyahu di riconoscere Israele come “stato ebraico”.
Secondo Fawzi Barhoum, portavoce del Movimento nella Striscia di Gaza, “qualsiasi intesa con Netanyahu garantirebbe legittimità a un'entità sionista, terrorista ed estremista”. (……….)
Barhoum ha anche espresso timori che l'invito di Netanyahu potrebbe celare “un accordo segreto” concluso con Abbas in cambio di concessioni politiche o finaziarie promesse dalle autorità sioniste e dagli USA, sottolineando che il riconoscimento dell'entità sionista come “stato ebraico” avrebbe ripercussioni negative sui diritti e sull'interesse nazionale del popolo palestinese. (……)
Da parte sua il dottor Yousef Rezqa, consigliere politico del legittimo premier dell'Autorità Palestinese Isma'il Haniyah, ha sottolineato che i colloqui volti al riconoscimento dell'entità sionista come “stato ebraico” ucciderebbero la speranza di milioni di rifugiati palestinesi, che vivono in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza e nella diaspora, di ritornare nelle loro case occupate nel 1948 (…..)
Inoltre Rezqa a criticato il gesto “avventato” di fare gli auguri a Netanyahu per la Pasqua ebraica, nonostante le rigide ed estremiste posizioni del governo di Netanyahu verso il popolo palestinese.
Ha anche definito “criminale” la collaborazione fra la Sicurezza dell'ANP e l'esercito israeliano, invitando le forze della sicurezza in Cisgiordania a cessare ogni forma di collaborazione col nemico sionista.

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