infopalPress Tv. I palestinesi hanno definito “fuorviante” il lancio di un'indagine da parte d'Israele sul suo stesso attacco alla Freedom Flotilla, ritenendolo un modo per eludere un'inchiesta internazionale.
L'indagine è stata approvata da Tel Aviv lunedì. Nonostante gli appelli internazionali all'imparzialità, il quadro include soltanto due osservatori stranieri, che non hanno il diritto d'influenzare né le procedure né le conclusioni della commissione.
Secondo Ismail Haniyah, primo ministro democraticamente eletto dai palestinesi, Israele sta cercando di “deviare e ingannare la pubblica opinione mondiale evitando le richieste internazionali per una commissione indipendente. (…) Un terrorista non può indagare su se stesso” ha quindi aggiunto, come ha riportato testualmente l'agenzia stampa Ma'an.
Dall'altra parte, anche il presidente provvisorio dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmud Abbas ha negato l'opportunità di un'investigazione israeliana sulla strage, chiedendo “la formazione di una commissione di elementi imparziali”.
“Il fatto che la commissione sarà presieduta da un giudice israeliano significa che non sarà neutrale”, ha dichiarato Abbas dal Cairo.
Intanto, le Nazioni Unite hanno insistito nel ricordare che una proposta del loro segretario generale Ban Ki-moon – riguardante proprio l'avvio di un'inchiesta internazionale – “rimane sul tavolo, e [lo stesso Ki-moon] spera in una risposta positiva da parte d'Israele”.
Avendo perso nove suoi cittadini nell'aggressione dello scorso 31 maggio, la Turchia ha deciso di portare avanti una propria inchiesta, affermando di non avere “nessuna fiducia” in un'investigazione imparziale da parte israeliana. Anche il Consiglio per i diritti umani ha annunciato che organizzerà la sua commissione.