Hebron/al-Khalil. Muhammad al-Ja’bari, un residente palestinese del quartiere “Namra” a Hebron/al-Khalil, nel sud della Cisgiordania occupata, si sveglia ogni mattina alla ricerca di un camion per trasportare l’acqua verso la sua casa.
Al-Ja’bari ha dichiarato che numerose persone palestinesi soffrono dello stesso problema di carenza d’acqua e faticano a trovare un camion cisterna per uso domestico.
Parlando con Quds Press, al-Ja’bari ha evidenziato che i palestinesi affrontano lo stesso problema ogni estate; tuttavia, il problema si è intensificato quest’anno, dopo che la compagnia idrica israeliana ha deciso di ridurre la quota d’acqua assegnata al governatorato di Hebron.
Ha inoltre affermato che la colonia Kiryat Arba, situata nelle vicinanze, riceve dieci volte più acqua di tutta la città di Hebron. Ha aggiunto che i coloni godono di quantità illimitate di acqua per riempire le loro piscine ed irrigare i loro giardini.
La vice-sindaca di Hebron, Asmaa al-Sharabati, ha dichiarato che la politica israeliana di controllo delle risorse fondamentali in Palestina peggiora il problema della carenza d’acqua.
I quartieri della città ricevevano rifornimenti d’acqua ogni 18 giorni, poi ogni 22 giorni: ora ricevono acqua ogni 28 giorni.
Al-Sharabati ha evidenziato che le Nazioni Unite hanno affermato che ogni persona necessita di circa 100 litri di acqua al giorno per le proprie esigenze quotidiane e 30 litri in caso di emergenza. Tuttavia, ogni residente di Hebron riceve molto meno della quantità minima, ha aggiunto.
La vice-sindaca di Hebron ha invitato l’Autorità Palestinese e i paesi donatori a fare più pressione su Israele per aumentare la quantità di acqua destinata alla città.
(Fonti: Quds Press e PIC).