MEMO. Di Ramona Wadi. Il vertice BRICS in Sud Africa ha dato un’ulteriore ingiustificata convalida al compromesso dei due stati per Palestina-Israele. L’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità palestinese (ANP), Wafa, ha promosso la riaffermazione, da parte della diplomazia internazionale, chiedendo “l’istituzione di uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme est come capitale”.
Mentre i BRICS sono visti come un’alternativa economica – 22 paesi hanno chiesto formalmente di entrare a far parte del blocco, mentre altri 20 hanno espresso interesse – la sua diplomazia per la Palestina ripropone le stesse premesse defunte che hanno accelerato l’espansione coloniale di Israele sul territorio palestinese.
Le disuguaglianze economiche possono essere affrontate attraverso i BRICS, anche se il numero di paesi che applicano o esprimono interesse allontanerà inevitabilmente il gruppo dalle politiche economiche alternative che lo definiscono. Tuttavia la risoluzione al vertice della scorsa settimana riflette quanto sia dominante la narrativa internazionale sulla Palestina e come i BRICS non stiano sfidando lo status quo internazionale per consentire ai palestinesi lo spazio per articolare strategie politiche alternative per il proprio futuro. Questo, ovviamente, non è una sorpresa. Il gruppo dei BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – crede nel compromesso dei due stati e allo stesso tempo tutti mantengono legami diplomatici, militari ed economici con Israele.
Quindi mentre l’ANP loda quest’ultima risoluzione come un’affermazione di sostegno ai palestinesi, non vi è alcun significato sensato nella risoluzione stessa, a parte il fatto che si tratta di gesti politici di natura ripetitiva e di correttezza diplomatica utili a non rendere i BRICS dei paria all’interno della comunità internazionale.
Innumerevoli risoluzioni ONU sulla Palestina hanno semplicemente incoraggiato l’espansione coloniale israeliana; la risoluzione BRICS farà lo stesso. Allo stesso modo l’atteggiamento dell’ANP è quello di considerare ogni approvazione del compromesso dei due stati come un passo verso il raggiungimento dell’indipendenza palestinese, nonostante decenni dello stesso quadro politico non abbiano portato da nessuna parte e abbiano reso la “soluzione” defunta. I BRICS invitano i palestinesi ad approvare il loro status di colonizzati, nello stesso modo in cui la più ampia comunità internazionale si aspetta che i palestinesi rispettino la distruzione della loro terra per accogliere l’impresa coloniale sionista. Per la loro esperienza nelle mani dei colonizzatori, è sorprendente che Brasile, India e Sud Africa possano acconsentire a questo per il popolo della Palestina occupata.
Con tutti i cambiamenti politici in atto tra i palestinesi e la crescente emarginazione dell’ANP e del suo leader Mahmoud Abbas, i BRICS avrebbero potuto e dovuto optare per una strategia alternativa. Una dichiarazione a sostegno del diritto del popolo palestinese alla resistenza anti-coloniale avrebbe spostato la narrazione, sia pur temporaneamente, verso una forma di politica alternativa. Invece il gruppo ha accolto la narrativa internazionale, cosa prevedibile data la sua collusione con Israele e la comunità internazionale al di fuori dei BRICS.
Come per molte altre iniziative, solo ai palestinesi non è mai concessa un’alternativa. Nel 2022 i BRICS hanno persino chiesto di tenere una conferenza internazionale di pace, la strategia preferita di Abbas quando tutte le sue idee defunte vengono riciclate nell’oblio. Va sottolineato che nessun gruppo o blocco abbandonerà la diplomazia che li sostiene in altre arene internazionali e che le risoluzioni non vincolanti non esprimono alcuna volontà politica, ma deboli sforzi che non sono altro che una pacificazione con lo stato di occupazione coloniale.
(Foto: il ministro sudafricano per le relazioni internazionali e la cooperazione Naledi Pandor (C) tiene un discorso durante la “riunione dei ministri degli Esteri BRICS” a Cape Town, Sudafrica [BRICS / Handout – Anadolu Agency]).
Traduzione per InfoPal di Stefano Di Felice