I coloni hanno dato fuoco agli alberi di ulivo vicino a Nablus

Nablus-Maan. Mercoledì 4 giugno, coloni israeliani hanno dato fuoco a decine di alberi di ulivo nei villaggi palestinesi di Farata e Immatin, ad ovest di Nablus, secondo quanto ha dichiarato un funzionario locale.

Ghassan Daghlas, un funzionario dell’Autorità palestinese che controlla le attività di insediamento in Cisgiordania, ha riferito a Ma’an che “un certo numero di coloni dell’insediamento Havat Gilad ha bruciato decine di alberi, e il fuoco si è propagato nella zona, in un attacco mirato contro gli abitanti”.

Daghlas ha anche detto a Ma’an che “la difesa civile palestinese ha cercato di raggiungere la zona per spegnere il fuoco”.

Havat Gilad (“Fattoria di Gilad”) è un piccolo avamposto ebraico situato su una strada principale appena a est di un blocco di insediamenti di grandi dimensioni, mentre i due villaggi sono stretti nella loro morsa.

I coloni di Havat Gilad attaccano frequentemente i villaggi locali, incendiando automobili, gettando pietre, e distruggendo alberi di ulivo, il pilastro economico di molti villaggi della zona.

Nel 2013, ci sono stati 399 episodi di violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari.

Oltre il 90 per cento delle indagini sulle violenze dei coloni da parte della polizia israeliana non riesce a portare ad un atto d’accusa.

Più di 500.000 coloni israeliani vivono in insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, in violazione del diritto internazionale.

Traduzione di Annamaria Bianco