I costi di spedizione nel Mar Rosso sono aumentati dopo che gli Houthi hanno preso di mira diverse navi commerciali

Eilat. Il costo della spedizione di merci attraverso il Mar Rosso è in continuo aumento mentre gli Houthi dello Yemen intensificano gli attacchi contro le navi che considerano collegate a Israele, con il timore di una ricaduta che potrebbe interrompere le forniture globali che vengono trasportate navigando attraverso la regione, hanno dichiarato fonti del settore.

Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato martedì scorso di aver colpito con un missile una petroliera commerciale norvegese nell’ambito della loro protesta contro l’invasione israeliana di Gaza, sottolineando i rischi di un conflitto che ha scosso tutto il Medio Oriente.

Circa 23.000 navi attraversano lo stretto di Bab Al-Mandab che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, il che “facilita le possibilità di essere colpiti e attaccati”, afferma Duncan Potts, ex vice ammiraglio della Royal Navy britannica e in precedenza comandante della sicurezza marittima nel Golfo.

“Questi attacchi hanno tutta la potenzialità per diventare una minaccia economica strategica a livello globale piuttosto che semplicemente una minaccia geopolitica regionale”, aggiunge Potts che attualmente è direttore della società di consulenza Universal Defense and Security Solutions.

Il mercato assicurativo di Londra ha elencato il Mar Rosso meridionale tra le aree ad alto rischio e le navi devono avvisare i propri assicuratori quando attraversano tali zone e, in genere, pagare anche un premio aggiuntivo per un periodo di copertura della durata di sette giorni.

Secondo le stime di mercato di martedì scorso, nel corso di questa settimana i premi per il rischio di guerra sono aumentati tra lo 0,1%-0,15% e lo 0,2% del valore di una nave, dallo 0,07% della settimana precedente. Sebbene vengano applicati vari sconti, ciò si traduce comunque in decine di migliaia di dollari di costi aggiuntivi per un viaggio di sette giorni.

“L’ultimo incidente rappresenta un ulteriore livello di instabilità per gli operatori commerciali nel Mar Rosso, che probabilmente continuerà a rilevare tassi elevati nel breve e medio termine”, conferma Munro Anderson, responsabile delle operazioni presso la Vessel Protect, impresa specializzata in rischi di guerre marittime che fa parte della compagnia assicurativa Pen Underwriting.

Le tariffe medie giornaliere per le superpetroliere, che possono trasportare al massimo 2 milioni di barili di greggio, sono aumentate a oltre 60.000 dollari al giorno contro i circa 40.000 dollari del mese scorso, secondo le stime del broker navale Braemar.

Percorsi alternativi.

Alcune compagnie di navigazione hanno già scelto di reindirizzare le loro navi attraverso il Capo di Buona Speranza, lontano dal Mar Rosso, aggiungendo tempi di viaggio e costi.

“Questo sembra essere stato il primo attacco notturno, il che dimostra una nuova capacità [da parte degli Houthi]”, ha riferito una fonte della sicurezza marittima.

I responsabili del porto meridionale israeliano di Ashdod, uno dei terminali più importanti del paese, hanno affermato che gli attacchi degli Houthi rappresentano una minaccia diretta al commercio marittimo israeliano.

Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Jake Sullivan, il 4 dicembre aveva dichiarato che erano in corso trattative su “una specie” di task force marittima per garantire il passaggio sicuro delle navi nel Mar Rosso.

La navigazione commerciale non dovrebbe mai essere “una vittima collaterale dei conflitti geopolitici”, ha detto martedì scorso Kitack Lim, segretario generale dell’agenzia marittima delle Nazioni Unite, aggiungendo di aver esortato i paesi membri a lavorare insieme per garantire “una navigazione globale sicura e senza ostacoli”.

Secondo il sito web Axios, l’arrivo di navi commerciali nel porto di Eilat, nel sud di “Israele”, si è quasi completamente interrotto a causa degli attacchi di ritorsione del movimento Houthi dello Yemen in risposta all’aggressione israeliana in corso a Gaza.

(Fonti: MEMO, Quds News).

(Foto: [Houthis Media Center – Anadolu Agency]).