Fonti palestinesi hanno avvertito dalla presenza di una corrente allinterno dellUnione Europea che invita a tagliare gli aiuti al popolo palestinese finché continueranno i sequestri degli stranieri nella Striscia di Gaza e proguirà il sequestro del corrispondente della BBC, Alan Johnston.
Le fonti hanno rivelato che gli stati dellUnione Europea sono incerti se togliereo meno lassedio imposto contro il popolo palestinese: sono amareggiati e delusi dallimpotenza degli organi di sicurezza palestinesi a liberare Johnston e a garantire la protezione delle organizzazioni internazionali.
Il presidente della commissione delle trattative dellOLP ha dichiarato che queste notizie sono molto pericolose e porteranno ad un disastro economico perché il popolo palestinese dipende dagli europei.
E ha aggiunto che nel 2006 gli aiuti europei erano i più alti dalla nascita dellAutorità palestinese, e ha chiesto ai sequestratori di Johnston di liberare immediatamente lostaggio e di non prendere di mira gli stranieri.
Da parte sua, Fawzi Barhum, portavoce del movimento di Hamas a Gaza, ha affermato che questa decisione non fa altro che aumentare la sofferenza del popolo palestinese assediato dallamministrazione americana e israeliana e ha chiarito che tagliare gli aiuti aumenterà la sofferenza palestinese e la condizione di illegalità in cui sta vivendo la Palestina.
E ha aggiunto che gli stati dellUnione Europea devono togliere lassedio imposto contro il popolo palestinese perché ciò metterebbe fine allillegalità e punirebbe coloro che la causano e che condividono linteresse a creare problemi.
Shaikh Nafirh Azzam, un dirigente di spicco del Jihad Islami in Palestina, ha detto che sequestrare il giornalista Alan Johnston e gli stranieri danneggia limmagine della resistenza e del popolo palestinese, e ha aggiunto che le operazioni di sequestro sono dannose e non danno alcun vantaggio al popolo, anzi hanno effetti collaterali sulle forze della resistenza.
Azzam ha chiarito che i sequestri sono illegali (proibiti) a livello religioso, contraddicono i principi musulmani e danneggiano limmagine dellIslam e del popolo palestinese. Ha infine chiesto al governo di fare il possibile per liberare il giornalista.
Il vice primo ministro palestinese, Azam Al-Ahmad in una dichiarazione alla radio palestinese ha spiegato che i sequestratori di Johnston hanno fatto altre richieste attraverso una telefonata ai rappresentanti del governo palestinese, ma che sono state respinte categoricamente.
E ha aggiunto che i sequestratori sono una banda conosciuta e le loro richieste sono molto alte.
Da parte sua il dott. Ghazi Hamad, portavoce del governo palestinese, ha rifiutato di parlare delle richieste dei sequestratori di Johnston, confermando, nello stesso tempo, che il governo palestinese è interessato a risolvere questo caso in maniera seria perché rappresenta un incubo per lintero popolo palestinese.
E ha aggiunto che ci sono molti contatti in corso con diverse parti per risolvere la questione e ha confermato che il giornalista britannico è ancora vivo e che sta bene.