Il FPLP non entrerà nel governo di unità nazionale.

Il Fronte Popolare per la liberazione della Palestina ha rinnovato il proprio rifiuto a partecipare al governo di unità nazionale. La decisione è stata presa dopo l’incontro della delegazione con il primo ministro palestinese Mahmoud Abbas nella sede della presidenza, nella città di Gaza.

 

La delegazione del Fronte era composta dal deputato Jamil Al-Majdalawi, da Rabah Muhanna, membro dell’ufficio politico, e da Kayed Al-Ghul, membro del Comitato centrale.

 

Rabah Muhanna, membro dell’ufficio politico del Fronte, ha dichiarato che il presidente ha chiesto alla delegazione di entrare nel governo, ma che questa ha rifiutato, spiegando di aver chiarito che i motivi del rifiuto riguardano l’accordo di Mecca che “ha portato alla spartizione delle cariche tra Fatah e Hamas e al deterioramento del livello politico”.

 

Muhanna ha confermato che il Fronte continuerà il programma di resistenza, impedendo la lotta interna, e che la delgazione ha affrontato con il presidente il discorso sulla ristrutturazione dell’Olp e sui preparativi per l’incontro di Damasco e del Cairo.

Muhanna ha definito il governo in formazione “un governo di Fatah e Hamas e non di unità nazionale”, e di “spartizione”, perciò, ha aggiunto, “era impossibile parteciparvi all’interno di un programma politico deteriorato rispetto al documento della Concordia nazionale”.

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