Le Brigate dei Martiri di al-Aqsa il consiglio generale dei gruppi di Ayman Jawdat hanno condannato "il tentativo di comprare i resistenti". Il riferimento è all’accordo sull’amnistia israeliana ai "ricercati": tregua in cambio della fine delle persecuzioni.
In un comunicato stampa, le Brigate Al-Aqsa hanno affermato: "Negli ultimi tempi ci sono giunte notizie di accordi stupidi: comprare la fine delle ostilità, da parte dei combattenti di Al-Aqsa, per l’amnistia israeliana. Qualcuno ha dimenticato che con quelli lì non cè sicurezza: loccupazione ancora prosegue ad ucciderci e a uccidere i nostri resistenti, in particolare in Cisgiordania. Hanno dimenticato quanto è successo ai nostri fratelli a Ramallah, dopo il martirio del capo generale, Yasser Arafat".
Le Brigate hanno affermato che chiunque rinunci alle armi "è fuori dallala militare del movimento di Fatah".
I gruppi di Ayman Jawdat hanno invitato tutti i membri delle Brigate Al-Aqsa in Cisgiordania a custodire le armi per difendere se stessi e il popolo palestinese e a proseguire la resistenza "come unica scelta davanti alla macchina da guerra sionista".