Il ministero: 1.700 detenuti palestinesi sono affetti da patologie

Ramallah – Ma’an. 1.700 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane stanno ricevendo cure mediche – ha riferito sabato il ministero per gli Affari dei prigionieri dell’Autorità palestinese in un comunicato, chiedendo di rafforzare l’assistenza sanitaria da parte delle autorità carcerarie.

Nel comunicato il ministero ha reso noto che 75 di questi detenuti soffrono di malattie croniche e 20 sono relegati nell’ospedale del carcere di Ramla.

Particolare rilievo è stato dato al caso di Ala Ibrahim Ali Al-Hims di Rafah nella Striscia di Gaza, detenuto dal 24 febbraio 2009 nella prigione di Hadarim.

L’avvocato del ministero, Shirin ‘Iraqi, dopo una visita a Al-Hims, affetto da tubercolosi, ha riferito che il detenuto soffre di continue nausee, di emicranie e gravi capogiri.

‘Iraqi ha reso noto che l’amministrazione carceraria di Israele gli ha negato il diritto di rivolgersi a medici specialisti e di ricoverarsi.

Nei giorni scorsi il ministero ha riportato quanto espresso da un prigioniero del carcere israeliano di Eshel, secondo cui il medico della prigione si sarebbe assentato per fare visita alla madre malata in Russia, lasciando i pazienti privi di adeguate cure mediche.

Mohammad Abed Al Kareem Zawahreh ha riferito a un avvocato del ministero che nonostante le autorità carcerarie convocassero il medico dalla vicina prigione di Ramon più volte alla settimana, il fatto che restasse del lavoro arretrato nel visitare i pazienti significava una mancanza di cure adeguate per i prigionieri malati.

Traduzione per InfoPal a cura di Giordana Rossetti