Gaza – InfoPal. I figli dei detenuti palestinesi di Gaza hanno organizzato ieri un sit-in davanti alla sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa, per fare pressioni e accelerare le procedure per le visite nelle carceri.
Resta, infatti, incerto il destino di questi familiari, nonostante nell’accordo tra prigionieri e autorità carcerarie israeliane si fosse incluso proprio il ripristino del diritto di visita per i palestinesi di Gaza.
Sono 6 anni che Israele impone il totale divieto di visita.
Wa’ed, società per i prigionieri e per gli ex detenuti, dichiara di non sapere quando questo sarà possibile. Ora Wa’ed ha radunato in un campo estivo tutti gli studenti figli dei detenuti a Gaza.
‘Atta az-Za’anin, è uno di loro. ‘Atta sa bene che fare visita al padre detenuto da Israele è un diritto, e dice: “Non è arrivato al mondo e alle istituzioni il nostro grido?”
La figlia di Akram ar-Rikhawi, detenuto che ha superato gli 80 giorni di sciopero della fame contro i maltrattamenti ai quali nessun prigioniero palestinese viene risparmiato da Israele, esprime il dolore al solo pensiero del padre in un letto d’ospedale di un penitenziario israeliano.