Ripubblichiamo oggi il video del massacro del giovane giornalista di Al-Aqsa Tv, che ieri è stato tolto da YouTube. Il link è quello di Repubblica.it.
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Sabato 7 luglio
E’ stato colpito mentre svolgeva con onestà il suo lavoro, come altri colleghi che scelgono di riprendere, di persona, conflitti, ingiustizie, massacri senza rimanere a sorseggiare caffé nelle terrazze dei mega-hotel. Sono inviati di "guerra", testimoni delle violenze di stati-canaglia (quelli veri) che esportano morte e distruzione in tutto il mondo per depredare risorse naturali, terre e patrie altrui.
Sono i giornalisti, i fotografi, i cameramen che registrano fedelmente la ferocia di eserciti-killer, bande di criminali che sparano a uomini, donne, bambini, vecchi inermi, e che per questo rischiano la vita. Come il collega Imad Ghanem, di Al-Aqsa Tv, gambizzato
Il collega è gravissimo.
Come si può ancora tollerare una barbarie simile e giustificarla con le parole o con il silenzio? Dove sono le associazioni giornalistiche occidentali? Perché non protestano?
Se questi sono uomini…:
http://tv.repubblica.it/multimedia/home/791996 e nello spazio video, in homepage.