Il “washing” dell’archeologia (coloniale) in Cisgiordania: ingenti fondi stanziati dal governo israeliano per “preservare” i siti antichi

Cisgiordania. Lunedì, il governo israeliano ha stanziato 120 milioni di shekel (29.328.853,74 milioni di euro) per un nuovo piano di insediamento nella Cisgiordania occupata.

Il piano mira a rilevare i siti archeologici in Cisgiordania e dovrebbe essere attuato nei prossimi tre anni.

Il governo israeliano afferma che il piano è stato approvato per proteggere gli antichi siti archeologici della Cisgiordania.

Ha aggiunto che i siti archeologici in Cisgiordania hanno subito danni crescenti, negli ultimi anni, a causa di “politiche ostili”, aggiungendo che ci sono oltre 3.000 siti di antichità in Cisgiordania, l’80% dei quali si trova nell’Area C.

Il piano è stato avanzato dal ministro israeliano del Patrimonio, Amihai Eliyahu, dal ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e dal ministro del Turismo, Haim Katz.

(Fonte: PIC).