Intellettuali israeliani a Netanyahu: “Morte al-Issawi disastrosa”

An-Nasira (Nazareth)–InfoPal. Un gruppo di scrittori e intellettuali israeliani ha rivolto una petizione al primo ministro dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, nella quale chiedeva il rilascio del detenuto palestinese Samer al-Issawi, in sciopero della fame dall’inizio di agosto scorso, per timori di ripercussioni negative sugli israeliani.

I firmatari della petizione, tra cui figurano Joshua Sobol, Shimon Adaf, Yair Garbuz e altri, hanno affermato che “la morte di Samer al-Issawi arrecherebbe gravi danni alla politica estera israeliana, ed infiammerà la Cisgiordania. Al contrario, un suo rilascio verrà interpretato come una mossa israeliana di buona volontà, che contribuirà a ricostruire la fiducia con il popolo palestinese”.

Nella petizione indirizzata a Netanyahu si legge che “al-Issawi, insieme ai detenuti amministrativi e i prigionieri politici, sono il cuore pulsante del popolo palestinese, con il quale dovremo raggiungere la pace in futuro. Non possiamo voltare la faccia di fronte ai figli di questo popolo, pronti a morire di fame per ottenere la giustizia”.

In un contesto correlato, un altro gruppo di scrittori e intellettuali israeliani, tra cui Abraham B. Yehoshua, Yehoshua Kenaz, e Amos Oz avevano inviato una lettera personale a Samer al-Issawi, nella quale chiedevano a lui di porre fine al suo sciopero della fame, avvertendo che il suo decesso “porterebbe al deterioramento delle relazioni tra i due popoli”.

Gli autori hanno aggiunto: “I dettagli che ci giungono sulla tua condizione di salute ci lasciano sgomenti. Il suicidio verso il quale stai andando aggiungerà una nuova dimensione alle tragedie e le frustrazioni dei nostri due popoli”.