Betlemme – Palestine News Network. Mohammed Baraka, deputato palestinese nella Knesset, il Parlamento israeliano, ha riferito ieri alla stampa l’esito della votazione alla Organisation for economic co-operation and development (OECD), l'Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE).
Con il voto, è stata approvata la proposta di accogliere Israele tra gli stati membri.
Baraka ha sottolineato come, questa decisione, incoraggerà Israele a proseguire le proprie politiche di discriminazioni ed apartheid.
Nei mesi scorsi si sono rese pubbliche le motivazioni per cui Israele non doveva essere accettato nell’Oecd, a partire dalle discriminazioni contro gli arabi d’Israele.
Tutti i 31 stati membri dell’Oecd hanno votato a favore mentre, in passato, Svizzera, Irlanda e Norvegia avevano posto delle riserve a causa della commercializzazione dei prodotti delle colonie.
Ieri, dunque, Israele è stato accolto all’unanimità nell’Oecd.
Ricordiamo che la documentazione fornita all'Organizzazione da Israele contiene dati invalidi perché non vengono fatte le dovute distinzioni tra i prodotti provenienti dalle colonie e quelli prodotti in Israele. Le colonie sono costruite sulla terra palestinese e sono illegali.
Questo voto ha un enorme significato: protezione economica e nuovi investimenti a favore di Israele.
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(Foto: 19/01/10, il Segretario generale dell'OECD, Angel Gurría, e il presidente israeliano Shimon Peres).