Israele aumenta la repressione delle prigioniere palestinesi

Cisgiordania. L’Autorità per gli Affari dei prigionieri e degli ex detenuti palestinesi ha avvertito che l’amministrazione della famigerata prigione israeliana di Damon continua a imporre punizioni di ritorsione e brutali misure repressive contro le detenute palestinesi, che sono aumentate, dal 7 ottobre.

In una dichiarazione rilasciata domenica, il gruppo ha affermato che dal 7 ottobre l’amministrazione carceraria dell’occupazione israeliana isola le detenute e le mette in isolamento.

“L’amministrazione penitenziaria continua a chiudere la mensa del carcere, a ridurre gli orari delle docce, a isolare le detenute dal mondo esterno, a impedire loro le visite dei familiari o la possibilità di contattarli, a impedire ai loro avvocati di visitarle e a confiscare tutti gli apparecchi elettrici, radio e televisori”, ha aggiunto.

Ben 87 donne palestinesi sono detenute nella prigione di Damon, 54 di loro provengono dalla Striscia di Gaza assediata, 11 sono cittadine palestinesi di Israele, tre provengono dalla Gerusalemme occupata e 19 dalla Cisgiordania occupata.

(Fonti: MEMO, Quds News network).

(Foto: veduta della prigione di Damon, situata sul Monte Carmelo [wikipedia]).