Gerusalemme-Quds Press. Le autorità di occupazione israeliane (IOA) hanno costretto una famiglia palestinese a demolire, a proprie spese, i suoi due appartamenti residenziali nel quartiere di Beit Hanina, a nord-est della Gerusalemme occupata.
Fonti locali hanno riferito che la municipalità di occupazione a Gerusalemme ha costretto Fayza al-Obeidi e la sua famiglia a demolire i loro due appartamenti per mancanza di permessi edili.
Ciascuna casa misurava 125 metri quadrati e ospitava un totale di 10 persone.
I proprietari hanno dovuto radere al suolo i loro appartamenti per evitare di pagare alla municipalità israeliana spese esorbitanti se le sue squadre di demolizione avessero eseguito la misura.
L’IOA impone restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere licenze edilizie.
Si ritiene che la demolizione sistematica delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata da parte di Israele abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane nel tentativo di costringerle a lasciare la città santa.
(Fonti e foto: PIC, Wafa e Quds Press).