Israele costruirà sinagoga a Silwan, nella Gerusalemme Est

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. L’autorità d’occupazione israeliana (IOA) ed il gruppo di coloni Ateret Cohanim affermano che il quartiere yemenita Batn al-Hawa a Silwan venne fondato alla fine del XIX secolo, ma fu evacuato dalla Gran Bretagna nel 1938, prima che decine di famiglie palestinesi vi si trasferissero.

Affermano anche che c’era un’antica sinagoga yemenita a Silwan, come parte dei loro incessanti sforzi per sequestrare quante più case ed edifici palestinesi possibile nel distretto, che si trova vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme.

Nel 2015, Ateret Cohanim riuscì a sfrattare la famiglia gerosolimitana Abu Nab, che viveva in quella che il gruppo sostiene sia una vecchia sinagoga yemenita a Batn al-Hawa, passando così la propria casa a coloni ebrei.

Di recente, Ateret Cohanim ha raggiunto un accordo con il ministro israeliano per l’edilizia abitativa, Ze’ev Elkin, ed il ministro della Giustizia, Gideon Sa’ar, per stanziare 4,5 milioni di shekel (1,3 milioni di dollari) per costruire un centro visitatori yemenita, che includerà una sinagoga ed una stazione di monitoraggio della polizia nel quartiere di Batn al-Hawa, secondo quanto affermato da esperti.

Ateret Cohanim è un gruppo ebraico ed un istituto educativo sostenuto dal governo situato nel quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme. Lavora attivamente per ebraicizzare la città santa ed espellere i suoi abitanti nativi, i gerosolimitani, dalle loro case.

Le attività di ebraicizzazione di Israele sono iniziate nel distretto di Silwan e nelle aree vicine nel 1996, quando il quartiere ebraico Ma’ale Hazeitim emerse come un piccolo insediamento sul Monte degli Ulivi nella Gerusalemme Est occupata, all’interno del quartiere arabo di Ras al-Amud.

Nel 2004, Ateret Cohanim si è impegnata affinché i tribunali israeliani si pronunciassero a loro favore e sfrattassero con la forza le famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere e nella Gerusalemme Est occupata.

Gli esperti degli affari di Gerusalemme hanno avvertito di un piano israeliano per costruire un centro visitatori yemenita nel distretto di Silwan, nella Gerusalemme occupata, come parte degli sforzi in corso per conquistare il quartiere che affermano appartenesse agli ebrei yemeniti, ha riferito il Centro di informazione palestinese.

L’autorità di occupazione israeliana (IOA) e il gruppo di coloni Ateret Cohanim affermano che il quartiere yemenita (Batn Al-Hawa) a Silwan venne fondato alla fine del XIX secolo, ma fu evacuato dalla Gran Bretagna nel 1938, prima che decine di famiglie palestinesi vi si trasferissero.

Affermano anche che a Silwan esisteva un’antica sinagoga yemenita, come parte dei loro incessanti sforzi per sequestrare quante più case ed edifici palestinesi possibile nel distretto che si trova vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme.

Nel 2015, Ateret Cohanim riuscì a sfrattare la famiglia gerosolimitana Abu Nab, che viveva in quella che questo gruppo sostiene essere una vecchia sinagoga yemenita a Batn Al-Hawa, e consegnò la casa a coloni ebrei illegali.

Di recente, Ateret Cohanim ha raggiunto un accordo con il ministro israeliano per l’edilizia abitativa, Ze’ev Elkin, e il ministro della Giustizia, Gideon Sa’ar, per stanziare 4,5 milioni di shekel (1,3 milioni di dollari) per costruire questo centro visitatori yemenita, che includerà una sinagoga e una stazione di monitoraggio della polizia, in Quartiere di Batn Al-Hawa.

Ateret Cohanim è un gruppo ebraico e un istituto educativo sostenuto dal governo, situato nel quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme. Lavora attivamente per ebraicizzare la città santa ed espellerne i nativi, i gerosolimitani, dalle loro case.

Le attività di ebraicizzazione di Israele nel distretto di Silwan e nelle aree vicine sono iniziate nel 1996, quando il quartiere ebraico di Ma’ale Hazeitim è emerso come un piccolo insediamento illegale sul Monte degli Ulivi, nella Gerusalemme est occupata, all’interno del quartiere arabo di Ras Al-Amud.

Nel 2004, Ateret Cohanim si è impegnata affinché i tribunali israeliani si pronunciassero a loro favore e allontanassero con la forza le famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere e nella Gerusalemme est occupata.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.