Israele demolisce il villaggio di Araqib nel Negev per la 218ª volta

Negev. Lunedì mattina, le autorità israeliane hanno demolito tutte le tende e le strutture nel villaggio beduino palestinese di Araqib, nel deserto del Negev, per la 218ª volta consecutiva, sfollando i suoi residenti.

Secondo fonti locali, forze di polizia israeliane e dipendenti dell’autorità per lo sviluppo beduino – responsabile di tali demolizioni – hanno fatto irruzione nel villaggio e hanno seminato il caos.

Di conseguenza, decine di beduini, tra cui bambini, sono diventati nuovamente senzatetto e subiranno le dure condizioni meteorologiche del deserto per un po’ di tempo prima di poter avere nuove abitazioni di fortuna.

I residenti di Araqib vivono in uno stato costante di paura perché si aspettano la demolizione del loro villaggio nel momento in cui ricostruiscono le loro case. Circa 22 famiglie, per un totale di 110 persone, vivono ad Araqib.

Si stima che circa 80 mila beduini palestinesi, che possiedono la cittadinanza israeliana, vivano in diverse comunità del Negev, a cui spesso vengono negati i servizi vitali, come acqua, elettricità e strutture educative.

La demolizione di al-Araqib e degli altri villaggi nel Negev è considerata una politica sistemica israeliana mirata a espellere la popolazione indigena dal Negev e trasferirla in aree designate dal governo, per aprire la strada all’espansione e alla costruzione di colonie per comunità ebraiche.

(Fonti: PIC e MEMO).