Israele, interruzione della corrente elettrica a Gaza oppure operazione militare?

Il consiglio dei ministri israeliano ristretto ha deciso di non effettuare una vasta operazione militare nella Striscia di Gaza in risposta al lancio dei missili contro Sderot.

Il sito online del giornale “Yediot Ahronot” ha riferito che il consiglio ha discusso la possibilità di interrompere la fornitura di corrente elettrica sulla Striscia di Gaza come alternativa all’operazione militare. L’argomento è stato inviato alle autorità giudiziarie per studiarlo.

Il sito ha chiarito che la maggior parte dei ministri ha appoggiato la punizione collettiva contro gli abitanti della Striscia di Gaza, sottolineando che Olmert e Barak sono i primi a sostenere questa idea invece di una vasta operazione militare.

La radio dell’esercito israeliano ha rivelato che il primo ministro Ehud Olmert e il suo ministro della difesa hanno deciso di effettuare operazioni militari contro gli attivisti della resistenza palestinese nella Striscia di Gaza.

La radio ha chiarito che Barak ha chiesto all’esercito di preparare un piano per ridurre al minimo il numero dei missili lanciati verso Sderot e i Kibbutz vicini alla Striscia di Gaza. 

La radio ha riportato il discorso di Barak: “Visto che non c’è un piano di difesa per affrontare i missili della resistenza palestinese, allora l’unica soluzione è effettuare operazioni di attacco nella profondità della Striscia di Gaza. Accanto alle operazioni militari dobbiamo proseguire con gli sforzi effettuati per fortificare e rafforzare il fronte interno. Forse annunceremo un’operazione speciale e studieremo la possibilità di punire il governo di Hamas”.

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