Israele sfolla famiglia gerosolimitana

Gerusalemme/al-Quds-PIC. Mercoledì, l’autorità di occupazione israeliana (IOA) ha sfollato una famiglia di Gerusalemme dopo averla costretta a demolire la propria casa nella Città Vecchia.

Secondo Sanad al-Ajlouni, il proprietario, la municipalità israeliana lo ha costretto a demolire la casa, composta da una sola stanza, nel quartiere di as-Saadiya, nella Città Vecchia di Gerusalemme, con il pretesto della mancanza di permessi di costruzione.

Nella piccola casa, costruita circa otto anni fa, viveva la sua famiglia di quattro persone.

Il proprietario della casa ha aggiunto che l’IOA lo ha costretto a pagare circa 100.000 shekel di multa per la mancata licenza.

Centinaia di case gerosolimitane sono minacciate di demolizione o di appropriazione nell’ambito dei piani di ebraicizzazione da parte di Israele nella città santa occupata.

I gerosolimitani non hanno altra scelta se non quella di costruire senza licenza perché non esistono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento demografico.

L’IOA impone restrizioni edilizie anche ai palestinesi nativi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere licenze edilizie.

Si ritiene che la demolizione sistematica delle case palestinesi nella città santa, da parte di Israele, sia finalizzata a distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città.