Israele si impossessa di 2,8 milioni di dollari da agenzie di cambio in Cisgiordania

Ramallah. Non solo genocidi e colonizzatori, ma anche ladri. Le forze d’occupazione israeliane hanno fatto irruzione in cinque agenzie di cambio di denaro nella Cisgiordania occupata e hanno sottratto 10 milioni di shekel (2,8 milioni di dollari), mercoledì sera. Secondo la radio israeliana GLZ, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha definito le agenzie come “organizzazioni terroristiche”, sostenendo che operavano per trasferire fondi ad Hamas e al Jihad islamico. Nove filiali sono state perquisite e 20 palestinesi sono stati arrestati.

I negozi si trovavano a Ramallah, Jenin, Tulkarm e Halhul. Israele non ha fornito alcuna prova a sostegno delle sue accuse.

L’Euro-Med Human Rights Monitor ha affermato che le sue stime preliminari, basate sulle informazioni documentate dalle testimonianze in corso alla data della dichiarazione, indicano che il furto di effetti personali ai civili palestinesi da parte delle forze israeliane e il saccheggio diffuso di oggetti di valore potrebbero superare le decine di milioni di dollari.

Nell’ottobre del 2021, Israele ha designato come “terroriste” sei organizzazioni per i diritti umani che avevano messo in luce gli abusi perpetrati sui palestinesi, sulle loro terre e sulle loro proprietà.

La designazione ha suscitato una forte reazione in Europa e negli Stati Uniti ed è stata condannata da un alto funzionario delle Nazioni Unite. “Si tratta di un attacco ai difensori dei diritti umani, alle libertà di associazione, di opinione e di espressione e al diritto alla partecipazione pubblica”, ha dichiarato Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

(Fonti: MEMO e Quds News network).