Israele vuole autorizzare la polizia ad usare munizioni letali contro i palestinesi

Gerusalemme/alQuds. Il ministro israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, intende approvare misure per autorizzare la polizia a sparare con proiettili letali contro i manifestanti palestinesi.

Il canale televisivo israeliano Kan 11 ha dichiarato, in un rapporto divulgato mercoledì, che Ben-Gvir, che da tempo ha adottato un approccio duro nei confronti dei palestinesi, si è detto d’accordo con l’idea controversa che l’uso di munizioni letali contro i palestinesi sarebbe giustificato in caso di conflitto su più fronti.

Secondo il rapporto, il fuoco letale sarà usato contro i palestinesi e gli arabi israeliani in particolare, che bloccano le strade per protestare e impediscono alle unità dell’esercito di accedere alle loro basi.

Le misure contestate hanno già attirato critiche e condanne, e i gruppi per i diritti umani avvertono che ciò non farebbe che esacerbare la violenza, portando a conseguenze letali.

“Non mi vergogno di dire che penso che dobbiamo cambiare le regole del fuoco letale. Non mi vergogno di agire, di fare in modo che sia più facile per i nostri agenti di polizia sparare a chi li minaccia”, ha dichiarato mercoledì Ben-Gvir.

In risposta alla decisione di Ben-Gvir, il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele e l’Alto comitato di controllo per i cittadini arabi di Israele hanno dichiarato che cercheranno di ottenere la protezione dei cittadini palestinesi, attraverso le Nazioni Unite ed altri organismi internazionali, alla luce dell’aumento delle politiche letali di Israele contro i palestinesi, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA.

Hanno anche denunciato l’inazione delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali nell’affrontare i crimini di Israele nelle comunità palestinesi, che da gennaio ha ucciso 194 palestinesi.

Il rapporto di WAFA afferma, inoltre, che il comitato incaricato di istituire la Guardia Nazionale, sotto l’autorità di Ben-Gvir, ha anche discusso le misure da attuare durante le emergenze.

Ad agosto, Ben-Gvir, che è a capo del partito della destra radicale Jewish Power, aveva dichiarato che i diritti della sua famiglia a muoversi in sicurezza nella Cisgiordania occupata erano più importanti di quelli degli arabi, sminuendo la serie di omicidi nelle comunità arabe.

“Il mio diritto, quello di mia moglie e dei miei figli, di circolare per le strade della Giudea e della Samaria [Cisgiordania] è più importante del diritto di circolazione degli arabi”, aveva dichiarato, sottolineando: “Il mio diritto alla vita viene prima del loro diritto di circolazione”.

Le sue osservazioni sono arrivate dopo un’ondata di recenti operazioni della resistenza palestinese nella Cisgiordania occupata contro l’occupazione pluridecennale del regime sionista, che ha spinto il ministro israeliano a dire che esso affronta “una minaccia esistenziale”.

(Fonti: Presstv.ir, WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.L.