Istituto di ricerca: “Israele è una società lacerata. E crescono dubbi sulla sua esistenza strategica”

Quds Press. L’Istituto israeliano per la strategia e la sicurezza di Gerusalemme (Jerusalem Institute for strategy and security, JISS) ha segnalato la gravità della nuova situazione politica e della sicurezza instabile nello stato occupante, sottolineando che “Israele deve prepararsi alla possibilità di una guerra”.

L’Istituto lunedì ha affermato, in un rapporto pubblicato dal quotidiano ebraico Israel Hayom, che “lo scontro per la riforma legislativa ha causato gravi danni allo Stato di Israele”.

Ha aggiunto che sul piano politico “il sostegno americano è stato minato – anche se la cooperazione in materia di sicurezza continua come al solito – mentre sul piano economico c’è stato un calo finanziario del Paese”.

Ha sottolineato che il “settore high-tech”, con la sua potenza economica derivante dalla produzione di tecnologia avanzata, “il quale è il principale motore di crescita che ha portato lo Stato di Israele nella lista dei 20 paesi più ricchi del mondo, sta affrontando crescenti difficoltà nell’aumento del capitale entrante”, mentre “vasti settori dell’opinione pubblica in Israele hanno raggiunto nuovi livelli di estremismo e alienazione. Ciò ha creato a una crepa nella coesione nazionale, causata dall’uso dell’esercito israeliano come strumento di risoluzione politica”.

Secondo l’Istituto: “Israele è visto dall’esterno come una società lacerata, che sta gradualmente perdendo la sua capacità di funzionare”, mentre i Paesi amici, compresi quelli che hanno firmato gli Accordi di Abramo, guardano con dubbio alla presenza strategica di Israele all’interno delle varie alleanze sovranazionali. Osservano con stupore anche il conflitto interno, il quale sembra indicare che la potenza occupante sta affrontando minacce che potrebbero ad annullare la sua capacità militare.

Il rapporto aggiunge che “i nemici di Israele sono molto fiduciosi, poiché si aspettano che le tensioni interne allo stato ebraico portino effettivamente a processi autodistruttivi, secondo la teoria della tela di ragno”.

Traduzione per InfoPal di G.B.