Tribunale israeliano condanna prigioniero palestinese a 30 anni di carcere

Gerusalemme/al-Quds. Mercoledì, il tribunale distrettuale israeliano nella Gerusalemme occupata ha deciso di condannare il prigioniero palestinese Sanad Tarman a 30 anni di carcere per un presunto attacco con un’auto avvenuto nel febbraio 2020, che ferì 12 soldati.

Secondo il Comitato dei familiari dei prigionieri di Gerusalemme, il tribunale ha anche condannato il prigioniero Tarman a un altro anno di reclusione con sospensione della pena e gli ha ordinato di risarcire i soldati feriti.

A questo proposito, Mohammed Tarman, fratello di Sanad, ha negato che il fratello abbia compiuto un attentato con un’auto nel 2020, affermando che quanto accaduto è stato un incidente stradale.

“Si è assolutamente trattato di un incidente stradale. Il volante gli è sfuggito di mano e ha perso il controllo dell’auto, quindi è fuggito per paura di essere ucciso, ma il giorno dopo è andato in un commissariato e si è costituito”.

(Fonti: PIC, Quds Press e Wafa).