Khamenei: i nemici vogliono seminare discordia e conflitti settari tra i musulmani

Tehran-Quds Press. La guida Suprema della rivoluzione islamica in Iran, Ayatollah Seyed Ali Khamenei, ha dichiarato che i comportamenti di alcuni musulmani, caratterizzati dall’arretratezza, forniscono dei pretesti alle forze autoritarie per combattere l’Islam. Ha invitato i musulmani, impegnati nel diffondere il messaggio religioso, a dotarsi di coraggio, franchezza, credibilità e giustizia.

In un discorso tenuto venerdì 7 giugno, a Tehran, in occasione del ricevimento di funzionari iraniani e ambasciatori di paesi islamici, Khamenei ha esortato i musulmani a resistere contro tutti i tentativi ostili all’Islam, alla stregua di quanto fecero il Profeta e tutti fedeli dell’Islam, nel corso della storia.

Ha anche ribadito la necessità che la nazione islamica sia dotata di intuizione e che conosca bene il proprio percorso, e quello dei suoi nemici. Ha dichiarato: “Il piano dei nemici consiste nel seminare discordia tra i musulmani, incitando al settarismo, per deviare l’attenzione della nazione islamica dai veri nemici: il capitalismo corrotto e il sionismo usurpante”.

Khamenei ha sottolineato la necessità che la nazione islamica (popolo, politici e intellettuali) sia a conoscenza dei piani dei nemici, in modo che possa affrontare le minacce ed evitare gli errori.

Ha continuato: “I poteri autoritari cercano di seminare discordia tra i musulmani, per deviare loro dai veri obiettivi, e impedire il progresso e lo sviluppo”. Ha aggiunto che in passato, le potenze occidentali cercarono di raggiungere tali obiettivi tramite il colonialismo.

Infine, Khamenei ha assicurato che le potenze occidentali, e con gli slogan della difesa dei diritti umani e il sostegno alla democrazia, non potranno far cancellare la macchia e gli orrori del colonialismo. Ha affermato: “Guardando ai piani dei nemici, i musulmani, con intuizione e approfondita conoscenza del nemico e dei suoi progetti, dovranno attenersi ad un proprio piano, basato sull’unità, cooperazione e a solidarietà”.