La Bolivia rompe i rapporti diplomatici con Israele

Maria Nela Prada, Segretaria Generale della Presidenza dello Stato Plurinazionale di Bolivia

La Paz. La Bolivia, governata dal presidente socialista Luis Arce, è il primo Paese latinoamericano a prendere le distanze dallo Stato ebraico dallo scoppio della guerra, “come segno di rifiuto e condanna dell’aggressiva e sproporzionata offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il viceministro degli Esteri Freddy Mamani in una conferenza stampa.

La Segretaria generale della presidenza, Maria Nela Prada, ha annunciato l’invio di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. “Chiediamo la fine degli attacchi (…) che finora hanno causato migliaia di morti tra i civili e lo sfollamento forzato dei palestinesi”, ha aggiunto.  

La Bolivia aveva già interrotto le relazioni diplomatiche con Israele nel 2009, dopo l’escalation militare israeliana Operazione Piombo Fuso. L’intenzione dell’ex presidente di sinistra Evo Morales era quella di protestare contro gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, anche se La Paz aveva riconosciuto lo Stato palestinese fin dagli anni Ottanta.

I legami diplomatici erano poi stati ristabiliti nel novembre 2019 da un governo golpista di destra di Jeanine Anez, prima che Luis Arce, all’epoca candidato di Morales, vincesse le elezioni presidenziali del 2020.

(Fonti: PIC, Quds Press, MEMO).