InfoPal. Il Venezuela bolivariano ha condannato l’attacco di Tel Aviv al campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, e chiede un immediato cessate il fuoco. Lo riporta la Tass. Ad affermarlo, in una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina sul social network X (ex Twitter), è il capo del ministero degli Esteri della Repubblica bolivariana, Yvan Gil: “Il Venezuela rifiuta categoricamente il genocidio perpetrato da Israele contro il popolo palestinese a seguito del nuovo attacco al campo profughi di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza. Ribadiamo la richiesta di un immediato cessate il fuoco”.
Già il 26 ottobre il deputato e membro del gruppo politico della vicepresidenza di Formazione e Ideologia del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Fernando Rivero, aveva sottolineato la solidarietà del popolo con i palestinesi: “Da Caracas, il popolo venezuelano si è rivolto in piazza per esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese”.
A sua volta, ha denunciato l’azione delle grandi potenze occidentali che sostengono in vari modi queste azioni che mirano a sterminare l’intera popolazione della Palestina.
“Vogliamo cogliere questa occasione per denunciare i governi delle grandi potenze occidentali, che non solo convalidano le azioni contro il popolo palestinese, ma contribuiscono in modo decisivo con armi, sostegno politico e diplomatico a continuare la pulizia etnica effettuata in Palestina”, ha indicato.
Infine, ha chiesto la restituzione dei territori rubati dal governo israeliano e un cessate il fuoco: “Il popolo di Bolivar chiede la cessazione dell’aggressione e la restituzione dei territori rubati da Israele al popolo palestinese”.