“La collaborazione tra Arabia Saudita e Israele non porterà a nulla”

PressTv. I piani di Arabia Saudita e Israele per destabilizzare la Siria e il Medio Oriente sono destinati a fallire a causa dei recenti sviluppi nella regione, ha dichiarato un analista politico a Press Tv.

Nell’intervista di venerdì, Gordon Duff ha indicato le cospirazioni di Riyadh e di Tel Aviv per scatenare le crisi in Siria e in tutto il Medio Oriente, aggiungendo: “Questa storia d’amore tra i sauditi e gli israeliani non resisterà ai cambiamenti che sono in corso in Medio Oriente”.

Ha sottolineato le critiche crescenti degli USA per le azioni israeliane nei confronti dei Palestinesi, la prospettiva di un disgelo nelle relazioni tra Teheran e Washington, l’esercito del governo siriano che avanza contro i miliziani appoggiati dall’estero nel paese e una nuova prospettiva americana e russa sulla Siria sono alcune indicazioni che lo scenario di destabilizzare il Medio Oriente” arriverà a un nulla di fatto”.

Le considerazioni hanno come sfondo i rapporti del piano dell’Arabia Saudita di finanziare un cosiddetto governo di transizione in Siria e la critica statunitense alla continua espansione degli insediamenti di Israele nei territori palestinesi occupati.

L’Arabia Saudita ha, come riferito, stanziato 300 milioni di dollari per finanziare un cosiddetto governo di transizione in Siria, che si prevede di istituire con l’opposizione patrocinata dall’estero.

Il piano di Riyadh arriva nonostante l’iniziativa della Russia e degli Stati Uniti di convocare una conferenza internazionale sulla Siria, che sarà il seguito della precedente riunione di Ginevra del giugno 2012.

Nel frattempo, Israele e Arabia Saudita hanno fatto ampi sforzi per ostacolare un potenziale accordo tra l’Iran e le sei maggiori potenze mondiali su questioni che riguardano il programma nucleare di Teheran.

Mentre entrambe le parti che negoziavano hanno espresso soddisfazione per il “sostanziale progresso” che hanno fatto nel corso dei colloqui di Ginevra e il loro ottimismo per la prospettiva di trovare un accordo nel prossimo futuro, Israele ha ripetutamente messo in guardia contro le conseguenze di un tale accordo e ha minacciato di agire unilateralmente contro l’Iran.

Nel frattempo, gli osservatori ritengono che un accordo previsto sulle armi tra la Francia e l’Arabia Saudita, oltre alle lobby di Israele è stato il motivo principale dietro l’obiezione di Parigi per l’accordo nucleare che stava per essere raggiunto nei recenti colloqui di Ginevra.

Il prossimo ciclo di negoziati tra l’Iran e i sei paesi è previsto che si terrà a Ginevra il 20 novembre.

Traduzione di Edy Meroli