La figlia di Aisha al-Rabi durante il funerale: “Mamma è ancora qui?”

IMEMC. Sabato pomeriggio 13 ottobre, migliaia di Palestinesi hanno deposto il corpo della quarantasettenne Aisha al-Rabi nella sua città natale di Biddiya, nella zona settentrionale della Cisgiordania occupata, distretto di Salfit. 

La cerimonia funebre ha avuto inizio dall’ospedale nel quale la donna è stata dichiarata morta, e si è poi diretta verso l’abitazione della famiglia al-Rabi, prima che la sepoltura avvenisse nel cimitero della città. 

Aisha è stata uccisa, e suo marito Yacoub ferito, nella tarda serata di venerdì 12 ottobre, dopo che coloni israeliani avevano scagliato pietre contro il loro veicolo che si trovava vicino al posto di blocco di Zaatara, a sud di Nablus, nel nord della Cisgiordania. 

Azziya, la madre settantenne di Aisha, ha dichiarato all’agenzia di news Ma’an che sua figlia era andata a Hebron, nel sud della Cisgiordania, per una visita di tre giorni alla figlia che svolge l’attività di dentista in quella città.

Azziya ha riferito che l’ultima cosa che le aveva detto Aisha, durante la loro ultima telefonata, era la richiesta di prendersi cura e di porgere i suoi saluti al padre, prima di informarla che suo marito, Yacoub, stava arrivando a prenderla così da poter ritornare a casa assieme.

Azziya, appena terminata questa frase, è scoppiata in lacrime: “Non sapevo che sarebbe stata la nostra ultima telefonata. Vorrei che avessimo parlato più a lungo, è stata la nostra conversazione di addio”.

Aisha, madre di otto figli, aveva appena finito di studiare all’università assieme alle sue figlie, dato che si era sposata prima di poter terminare i suoi studi.

Azziya ha raccontato inoltre che la visita di Aisha alla figlia dentista ad Hebron, per 3 giorni, era servita anche per mettere a posto i denti in vista dei preparativi del matrimonio imminente di un’altra delle sue figlie.

Uno dei fratelli di Aisha, Fawzat, era stato ucciso dai militari israeliani il giorno prima del suo matrimonio, nel 1999. Azziya ha aggiunto che “L’occupazione mi priva per una seconda volta di uno dei miei figli”.

Lamis, figlia di Aisha, ha detto che sua madre si stava preparando per il prossimo matrimonio della sorella: “Ma l’occupazione ci ha privato di questa felicità”.

Rama, la figlia più piccola di Aisha, di soli 8 anni, sembrava fosse in attesa di qualche notizia, si guardava attorno ed ogni tanto chiedeva alle sorelle: “E’ ancora qui mamma?”.

Rama. che si trovava coi suoi genitori all’interno dell’auto, ha raccontato che “le pietre cadevano sopra di noi come pioggia. Non ho capito cosa stesse accadendo. La mia testa era piena di vetri in frantumi. Ho guardato mia madre ed ho visto che sanguinava dalla testa, non diceva niente ed ho iniziato ad urlare”.

Vale la pena ricordare che il 12 settembre 1999 il fratello di Aisha, Fawzat Mohammad Bolad, venne ucciso dai militari israeliani nel villaggio di Kharbatha, ad ovest di Ramallah, proprio alcune ore prima della celebrazione del suo matrimonio, mentre si stava dirigendo a Ramallah per sistemare gli ultimi preparativi.

Traduzione per InfoPal di Aisha Tiziana Bravi